Un incontro oggi (4 marzo) dei vertici dei due partiti a Firenze è l'ultima occasione per appianare le divergenze

SIENA. Incontro al vertice questa mattina (4 marzo) a Firenze tra il Pd e l’IdV.
L’accordo per le amministrative, non ancora siglato, ed anzi dal percorso tortuoso e pieno di battute d’arresto, pare non si possa raggiungere.
L’ultima speranza per trovare una piattaforma di collaborazione e supporto, pare si giochi proprio in queste ore, ma c’è già chi assicura che, dal faccia a faccia tra i due partiti, scaturirà un definitivo divorzio.
Del resto, i rapporti si erano già incrinati alla pubblicazione delle richieste del partito senese di Di Pietro per poter avviare un programma elettorale comune. La trasparenza delle assegnazioni dei posti in punti chiave dell’amministrazione cittadina – dalla Fondazione Mps a tutto il resto – era stata una di quelle richieste che creano qualche rancore anche solo per averle avanzate.
Poi l’IdV aveva pagato il “fio”, anche attraverso le dimissioni del suo coordinatore provinciale Marco Raggiaschi e la guida ad interim dell’onorevole Evangelisti. Ma, tolto Raggiaschi la situazione non si è certo appianata e i rappresentanti del partito senese hanno continuato a battere i piedi spingendo anche il loro coordinatore ad interim verso un atteggiamento critico nei confronti dei possibili – o meglio naturali – alleati.
Il Pd da parte sua non ha certo agevolato verso la armonizzazione dei rapporti. Le scelte non condivise prese dal candidato sindaco del centrosinistra, Franco Ceccuzzi, hanno ulterirmente indispettito l’IdV che si è vista così privare del valore di una alleanza che avrebbe portato un certo “peso specifico” alla coalizione.
Qualora non si raggiungesse l’accordo – come pare – l’IdV troverebbe comunque spazio nella lista di sinistra che sta rafforzando le sue file. Gli ex Sel di Città Domani possono già contare sui dissidenti di Rifondazione Comunista e, forse, sui fuoirusciti dalle Liste Civiche Senesi.
RRZ