L'Unione comunale del partito richiama all'ordine tutti
SIENA. Rispetto alla mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle, la posizione del PD e di tutti i consiglieri comunali, che ringrazio, è rimasta coerente verso il senso di responsabilità per la stabilità del Comune. Il sindaco Valentini è diventato il candidato sindaco del PD dal confronto scaturito dalle primarie del PD del 20 aprile 2013, dopo l’interruzione della gestione democratica del Comune, un’interruzione che per noi è e sarà sempre antitetica ai nostri principi, che fondano invece sul governo eletto democraticamente dai cittadini e sulla responsabilità la base del nostro senso politico. Le opposizioni, invece, hanno dimostrato anche in questo passaggio la mancanza di una loro proposta politica. Con costanza, lavoro e confronto, questa Amministrazione ha portato avanti il risanamento del bilancio comunale iniziato dal governo PD nel 2012, e, con quotidiano impulso e dedizione del Gruppo consiliare PD, con le forze di Maggioranza, ha cercato di ricollocarsi al centro delle scelte della Città, sui temi della cultura (S. Maria della Scala e Polo musicale), valorizzando la relazione con le Università e la rete scolastica, della formazione, della promozione e dello sport. Dopo gli
sforzi sui temi dell’innovazione (Siena intelligente) e della sostenibilità sociale, adesso il passo decisivo da compiere è quello di concentrarsi sulla programmazione, individuando due o tre obbiettivi strategici su cui unire le forze: avvio del nuovo Piano Strutturale e del Piano Operativo per l’Urbanistica; nuovo piano del traffico e della mobilità; bilancio 2016 più coraggioso per investimenti strutturali e di manutenzione ordinaria e straordinaria della Città; attenzione alla fiscalità e alle misure a sostegno dei giovani e delle fasce deboli.
Lo stimolo e la critica non debbono mancare a questa Amministrazione, per la quale è unanime il richiamo ad un ancora maggiore impegno ed attenzione ai temi piccoli e grandi della nostra Città, e al rapporto sempre più incisivo con tutti i livelli istituzionali e di governo locali, regionali e nazionali, vista anche la diversa funzione della Provincia e, soprattutto, la dimensione dei temi sul tavolo (MPS per tutti).
Ma l’ora di fatti nuovi non è solo per l’Amministrazione, ma anche per tutto il nostro Partito, nessuno escluso, una realtà in cammino, dove le diversità sono una ricchezza, nel portare avanti il cambiamento, che è una cifra comune di tutti noi, perché o ci si crede tutti o non sarà più credibile nessuno. Anche questa Segreteria ci sta lavorando da quasi un anno, e non mi riferisco alla riorganizzazione della rete dei circoli, più un punto di partenza, nè al contributo programmatico per l’Amministrazione, che ha visto tutti gli attori di questo partito coinvolti nell’elaborazione della Conferenza Programmatica; quanto, piuttosto, alla ricerca quotidiana di autentica normalità, dove il
Partito fa proposta politica e l’Amministrazione governa.
Adesso, siamo entrati nel vivo del rilancio di un’iniziativa politica, aperta a tutti coloro che vogliono lavorare per il PD cittadino, chiarendo che siamo tutti militanti che vogliono costruire uno spazio nuovo di confronto, superando la stantia discussione interna delle stanze e dei dirigenti. In questo percorso siamo aperti ai territori e ai diversi livelli del nostro Partito, perché è una partita da fare insieme e la nostra responsabilità per il territorio è solidale; però, in una pari dignità dell’impegno, delle sensibilità e delle capacità. Il monopolio del cambiamento non ce l’ha nessuno, perché tutti viviamo qui e dedichiamo il nostro impegno politico per migliorare la nostra città, facendo tesoro della storia, senza la quale non c’è futuro. Gli spazi si costruiscono con il confronto e il lavoro. E l’esasperazione delle correnti e dei posizionamenti non si scavalca dicendo semplicemente che sono finiti, ma volendola superare veramente nel lavoro quotidiano, nella colleganza e nel rispetto reciproco: altrimenti, la proposta politica del nostro Partito, per quanto di qualità, rischia sì di perdersi: e sia chiaro, quella, allora, sarà una responsabilità di tutti.
Alessandro Masi, segretario Unione comunale PD “Città di Siena”