SIENA. Dal Partito Comunista dei Lavoratori di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Esprimiamo come PCL la nostra solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore scolastico comunale che insieme ai genitori ed ai bimbi che, loro malgrado si ritrovano al centro della cronaca cittadina per un progetto didattico condiviso risalente ad alcuni mesi fa e condotto correttamente.
Determinate forze politiche cittadine non rinunciano all’occasione, anche se a scoppio ritardato di alcuni mesi, di portare alla ribalta della cronaca senese un progetto didattico adottato in una scuola comunale, per l’ennesima crociata contro la fantomatica “teoria del gender” in buona compagnia di circoli culturali e politici, moderati e di estrema destra.
Ricordiamo che in tutta Europa è in atto un dispositivo narrativo dove i soggetti con più diritti vengono descritti come quelli deboli. La famiglia “tradizionale”, legalmente riconosciuta e oggetto di welfare e di legislazione specifici, viene descritta come in via di estinzione, a partire dalla Spagna del 2005 per passare alla Francia del 2013 dove sono nate le Sentinelle in Piedi (Veilleur Debout) per arrivare all’ Italia del 2015 dove assistiamo a un irrobustimento di un fronte reazionario a difesa della presunta “famiglia naturale”. Anche in Italia dunque è partita da tempo una crociata che vede schierate gerarchie ecclesiastiche, forze politiche e movimenti tradizionalisti e di estrema destra e in tutta la penisola vi sono stati gli appuntamenti delle Sentinelle in Piedi sul modello francese, nonché il radicamento delle campagne antiabortiste e il “familyday”. Questi movimenti si scagliano contro il diritto di ciascuno e di ciascuna a autodeterminarsi, contro la già citata “ideologia del gender” e contro quella che viene definita come propaganda “omosessualista nelle scuole”, che non è altro che un programma ministeriale dal titolo: “ Strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, che recepisce le indicazioni che in merito vengono dal Consiglio Europeo. Secondo queste narrazioni reazionarie i valori della famiglia “tradizionale” sarebbero sotto assedio di forze che, in nome di una fantomatica teoria del gender, vorrebbe distruggerli. Il “complotto” comincerebbe nelle scuole, dove “il gender” vorrebbe imporre una sorta di lavaggio di cervello ai bambini, minando alle fondamenta la società tradizionale.
Rifiutiamo il pregiudizio ideologico e opportunistico che esista una presunta “famiglia naturale” e che tale istituto sia biologicamente e moralmente fondato. La famiglia è un istituto sociale e storicamente determinato, che si trasforma nel tempo e per la quale non esiste un modello universale, ideale e astorico. Ribadiamo come il modello familiare borghese (quindi “tradizionale”, quindi “patriarcale”, quindi “naturale”) sia uno dei fondamenti stessi della proprietà privata, in quanto garante del capitale privato e dunque uno dei pilastri su cui si fonda la disuguaglianza e l’ingiustizia.
Nella Siena del 2017 proprio per contrastare l’oscurantismo del fronte reazionario sociale e di opinione che si coagula con la creazione di fantomatici nemici (teoria del gender), per solidarizzare con i lavoratori della scuola pubblica e per garantire ai più piccoli un percorso formativo libero e laico aderiremo al presidio “Per la scuola pubblica, contro ogni oscurantismo!”, non dimenticando come PCL la parabola dell’istruzione pubblica italiana oggetto ovunque di tagli da parte dei governi attuali e recenti ( di centro sinistra, di centro destra o tecnici) , per affermare il diritto ad una scuola pubblica per tutti, gratuita di qualità e laica. Tale progetto non può quindi che iniziare dalla battaglia per l’abolizione della riforma della BuonaScuola, presupposto imprescindibile per la costruzione di un sistema educativo democratico e libero da logiche “aziendali”, per l’abolizione unilaterale del Concordato fra Vaticano e Stato, l’esproprio senza indennizzo di tutte le grandi proprietà immobiliari ecclesiastiche e in definitiva l’abolizione di tutti i privilegi fiscali, giuridici, normativi, assicurati alla Chiesa cattolica, a partire dalla truffa dell’8 per mille e dall’insegnamento religioso confessionale nella scuola pubblica”.