FIRENZE. Dal Partito Comunista – Segreteria Regionale Toscana – riceviamo e pubblichiamo.
“Con l’ordinanza del 28 Dicembre, il presidente Giani certifica il fallimento della sanità toscana. La misura che equipara i test rapidi ai test molecolari in caso di positività, è l’ennesimo tentativo di mettere una pezza su una voragine. La voragine è l’assenza di personale medico e infermieristico, la voragine è la carenza di posti letto ospedalieri, dei presidi medici di prossimità, dalla pochezza delle forze di igiene pubblica. Giani e il PD hanno voluto riempire la voragine con l’uso della sanità privata. Forse Giani e il PD non si sono accorti che i tamponi molecolari sono generosamente offerti dalla sanità privata in cambio di 50, 60 o addirittura 100 euro.
Ecco, se veramente Giani e il PD avessero a cuore la salute pubblica, nell’ordinanza del 28 Dicembre potevano applicare la legge (art. 835 c.c.) e disporre la requisizione dei tamponi molecolari in dote alle cliniche private in cambio di un giusto indennizzo. Ma non ci saranno rischi, per le cliniche private. I rischi e le spese, Giani e i compari del PD preferiscono scaricarli sui lavoratori e sui cittadini”.