Presentati a Siena i candidati della lista che sostengono Lamioni
SIENA. La conferenza stampa di questa mattina di presentazione dei candidati della lista “Passione per la Toscana – Lamioni Presidente” – lista che vede il connubio tra liste di Area Popolare e liste civiche – si è incentrata, oltre che sulla presentazione dei candidati, in un apoteosi di critiche verso il governo della sinistra e verso la giunta guidata dall’attuale presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Ma partiamo dai candidati.
Per quanto riguarda i candidati, la lista è composta dal medico senese e contradaiolo del Montone Anna Masignani, dallo studente non ancora venticinquenne Tommaso Bartalini, dal commercialista senese Linda Priori, dal libero professionista Riccardo Clemente, dal commercialista di Colle Val d’Elsa Patrizia Colosimo e infine da Duilio Landi, insegnante in pensione, i quali vanno a formare una lista di 6 candidati che fanno capo al candidato presidente, nonché artigiano e proprietario di un’azienda in questo settore, Giovanni Lamioni, il quale di politica non si è mai occupato fino a questo momento.
La lista “Passione per la Toscana – Lamioni presidente” come ha fatto capire esplicitamente la pioggia di critiche espresse, è una lista – che come si immaginava – si schiera apertamente contro le malefatte del governo della sinistra, contro il doppio centralismo logico sia nazionale che regionale, contro la logica oppressiva e aggressiva del governatore Rossi, e del governo Renzi, e contro l’incapacità della sinistra di saper produrre, non solo a Siena ma in tutta la Toscana, una politica che guardi al ceto medio, alle piccole imprese, alla valorizzazione del territorio, al turismo, alla cultura. Giovanni Lamioni ha espresso esplicitamente tutto il suo disgusto e tutto il suo dissenso verso la riforma della sanità che produrrà a favore dei cittadini solamente complicazioni e discriminazioni e verso il “PIT” – celebre piano di pianificazione territoriale approvato dal consiglio regionale il 24 luglio del 2007 – ancora in vigore e istituito dalla giunta Rossi per la disciplina paesaggistica, il quale prevede – secondo Lamioni- una politica e una logica distruttiva verso le peculiarità del nostro territorio come vigneti e uliveti.
Il candidato presidente ha puntato anche il dito contro l’”arrogante” burocrazia sempre più opprimente, contro la mancata lotta all’abusivismo, contro il sistema di sicurezza sempre più ombra di se stesso, e contro l’ormai noto scandalo Mps, derubricato vergognosamente da parte del sindaco Bruno Valentini – secondo Lamioni- a problema più nazionale che senese, continuando a non capire e a non accorgersi della gravità e dell’importanza di sogni e prospettive che sono andati in frantumi per le future due generazioni di giovani.
“Dobbiamo mettere al centro la toscana dei professionisti, del ceto medio che si ridotto ad un misero 30% dell’intera popolazione dicendo basta a questa logica oppressiva e ideologica della sinistra, perché quando parliamo della Toscana ci riferiamo al terzo brand più conosciuto al mondo dopo la cocacola e la Ferrari. Noi siamo la Toscana del fare e del produrre che vuole e che vorrà risposte sull’operato disastroso da parte dell’attuale giunta. Il nostro impegno inizia oggi e non si fermerà di fronte a risultati scadenti il 31 di Maggio; continueremo a lavorare con passione e con impegno a favore di Siena e della Toscana sempre contro la sinistra”.
Senza giri di parole Giovanni Lamioni ha chiaramente espresso che nel caso si vada al ballottaggio, ossia che la lista del centrosinistra non raggiunga il 40%, la lista “Passione per la Toscana” sarà pronta ad appoggiare chiunque – anche Lega Nord e M5S – pur di eliminare dalla faccia della politica la giunta Rossi; mostrando in questa maniera tutta la propria autonomia dal partito Ncd – a livello nazionale – pur di sconfiggere Rossi.
Prima di concludere l’intervento e la conferenza, Giovanni Lamioni ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’idea dell’attuale Ministro dell’Interno Angelino Alfano di far lavorare i migranti gratis: “ il problema dell’immigrazione è un problema che deve essere risolto in primis nei territori di provenienza dei migranti attraverso la costituzione di organi di controllo e, per quanto riguarda gli immigrati giunti in Italia, è necessaria una distinzione tra immigrati e clandestini, perché questi ultimi devono essere immediatamente rispediti nel loro paese e non aiutati a differenza degli immigrati”.