Le promesse elettorali non valgono per la coop Solidarietà
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SIENA. Prendendo atto della situazione della Cooperativa Solidarietà e tenuto conto anche dell’intervento sindacale, vorrei fare presente che prima delle elezioni comunali diversi esponenti politici, tra cui anche alcuni candidati a sindaco, si erano dichiarati interessati a dare una mano ai dipendenti. “Passata la festa, gabbato lo santo”, dice un proverbio: passate le elezioni, tutti sono spariti.
Ci sono persone in cassa integrazione in deroga, che da mesi non vedono un euro. Ci sono persone che vivevano grazie al piccolo stipendio che riscuotevano ed ora sono senza sostegno.
Sarà giunta l’ora che qualcuno si interessi della loro sorte? Le Istituzioni sono sorde e cieche? Capisco bene il momento che la nostra Città sta vivendo, ma a Siena forse qualcosa si poteva e si può fare.
Invece, purtroppo, sembra che nella nostra Città si stia verificando quello che sta avvenendo nel Paese: chi ha denaro cerca di accaparrarsi più ricchezze possibili e non pensa di aiutare chi, invece, ha bisogno!
Nella Cooperativa Solidarietà ci sono dipendenti che hanno un’età nella quale non si può essere assunto in nuova realtà: nel loro caso come pensiamo di comportarci? Neanche a costoro si può e si deve dare una mano?
Qualcuno pensa solo al proprio interesse, gli altri devono solo arrangiarsi.
Ci sono tanti progetti per il Santa Maria della Scala, perché non pensare di sistemare queste poche decine di lavoratori? O forse anche a Siena si pensa solo a “farsi belli” facendo solidarietà solo a chi fa comodo ed a chi porta facili applausi?
Anna Giunti – Lega Nord Siena – Dipendente Cooperativa Solidarietà