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SIENA. Leggera ripresa per il settore ricettivo senese in questa imminente Pasqua: una ‘rondine’ che, tuttavia, anche se confermata non farà piena primavera. E’ quanto risulta dalla prime indicazioni raccolte da Confesercenti su scala regionale, le quali lasciano confidare in una minima crescita (+ 2 per cento) nelle presenze rispetto al periodo pasquale del 2009, soprattutto ad opera dei turisti italiani.
Si attendono permanenze brevi concentrate mediamente per due notti nei giorni compresi tra il 2 ed il 5 aprile.
“Queste indicazioni autorizzano a coltivare un minimo di ottimismo – commenta la Responsabile Turismo di Confesercenti Siena, Sonia Pallai – anche se questo non basta per indurci a pensare ad una vera e rapida ripresa. Va considera infatti che il calendario 2010 non prevede altri ponti primaverili, se si eccettua quello ‘tardivo’ di mercoledì 2 giugno, e questo certo non contribuirà a favorire le decisioni di viaggio”.
Confesercenti sottolinea in aggiunta come le imprese ricettive giunte ‘in vita’ all’appuntamento con la primavera abbiano dovuto fare in conti nel recente periodo con forti ristrettezze: “per restare del mercato le strutture hanno dovuto metter mano fortemente alle tariffe, e conseguentemente alle opportunità di guadagno – aggiunge Pallai – il calo sui prezzi si è accompagnato all’incremento delle commissioni praticate dagli intermediari via internet, all’aumento dei costi fissi di gestione ed alla flessione della capacità di spesa dei turisti. E’ facile immaginare quale possa essere la conseguenza di tutto ciò sulla marginalità dei ricavi, e quindi sulla capacità per le nostre imprese di restare in salute. Va da sé che molte aziende abbiano dovuto razionalizzare le risorse, sperando di poter cogliere quanto prima una ripresa dei consumi anche turistici”. Stando ai dati raccolti da Confesercenti, a metà marzo 10 strutture ricettive in provincia di Siena avevano fanno ricorso alla Cassa integrazione in deroga.