Pinassi: "Saranno quelli che non potranno permettersi l'accesso alla conoscenza"
SIENA. Da Michele Pinassi, candidato di Siena Pirata, riceviamo e pubblichiamo.
“I nuovi poveri saranno coloro che non possono permettersi l’accesso alla conoscenza e il Partito Pirata ha proprio nella necessità di garantire il diritto alla conoscenza uno dei suoi pilastri. Dobbiamo migliorare la disponibilità pubblica di informazioni, conoscenze e cultura: prerequisito per lo sviluppo sociale, tecnologico ed economico della nostra società.
Dobbiamo rimuovere gli ostacoli creati dai monopoli artificiali dell’informazione che, concepiti per motivare i creatori e gli inventori a produrre più opere, sono diventati gli unici beneficiari di un “monopolio della cultura”. In particolare è necessario lavorare per impedire la privatizzazione dei profitti delle opere finanziate con fondi pubblici o la perdita di opere orfane per la società: il nostro obiettivo è creare un ambiente in cui la motivazione a creare va di pari passo con la libertà di informazione e ciò richiede una profonda riforma del diritto d’autore e cambiamenti sistemici nel settore pubblico: al fine di promuovere la diffusione della cultura e della conoscenza che è alla base di tutta la creazione culturale, vogliamo limitare il periodo di monopolio commerciale dei diritti d’autore a una durata compresa tra i cinque e i venti anni. Dovrebbe essere consentita la condivisione gratuita di file non commerciali.
“Public money, public code” è il nome di una importante iniziativa europea della FSF Europa per sollecitare il legislatore a rendere fruibili liberamente tutto il software sviluppato grazie all’uso di denaro pubblico. Noi vogliamo andare anche oltre, rendendo obbligatoria la pubblicizzazione di tutti i prodotti della conoscenza, come ricerca scientifica o statistica, prodotta grazie all’uso dei soldi pubblici. Riteniamo che debba essere anche stimolata e protetta la creazione di beni culturali liberi, come il Software Libero e materiale didattico libero e aperto.
Ricollegandosi alle recentissime battaglie contro la riforma del Copyright voluta dall’Unione Europea, riteniamo che la libertà d’informazione deve essere salvaguardata salvaguardando anche il diritto al collegamento: gli hyperlink sono un elemento fondamentale del World Wide Web e non devono mai costituire una violazione del diritto d’autore. Remixing, parodie, citazioni e campionamenti dovranno essere esenti dal diritto esclusivo di monopolio commerciale del copyright.”
“Nel nostro ambizioso programma, puntiamo molto sul sistema educativo che deve fornire ai cittadini tutte le competenze di base per una vita indipendente nella società dell’informazione, compresa l’alfabetizzazione funzionale, la privacy della rete, l’alfabetizzazione legale e finanziaria di base e l’educazione ai media. Crediamo che solo attraverso l’educazione miglioreremo la resistenza della gente alla propaganda e alla manipolazione psicologica”.