SIENA. Cna Siena porta avanti la sua strategia nella ricerca della più stretta collaborazione con gli istituti di credito. E’ questa una priorità per gli artigiani, dalle piccole attività di una persona, fino alle imprese più strutturate. Ultima in ordine di tempo è arrivata la convenzione con Banca Asciano, che va ad aggiungersi a quelle precedentemente formalizzate con il Monte dei Paschi, Banca Valdichiana e più in generale con tutti gli istituti (o quasi) che hanno sportelli o agiscono sul territorio senese. Queste convenzioni oltre che a stabilire le condizioni medie della tenuta conto e degli spread applicati, vanno oltre la valutazione del rating formale. Le banche si impegnano a valutare attentamente il progetto di impresa, tenendo conto dello storico dell’aziende con un’analisi più approfondita, più attenta alle valutazioni tenendo conto anche della serietà dell’artigiano e dell’imprenditore. L’obiettivo è fare un calcolo finale sul vero “valore” dell’azienda, così come ha ben specificato anche Antonio Vigni, direttore generale di banca Monte dei Paschi, al convegno “Territorio, economia e innovazione”. L’impresa, a partire dalla singola attività artigiana, come più volte abbiamo detto, è un valore imprescindibile del territorio e la condivisione alla sua tenuta, alla sua crescita, al superamento di questa difficile fase, sono azioni che se fatte insieme a tutto il tessuto sociale possono portare risultati concreti. Anche il modo di fare impresa sta cambiando e con molta probabilità va rivisto lo schema di riferimento, non solo legato al naturale profitto di un freddo bilancio. Occorre la convinzione di tutti che “fare impresa” vuol dire “fare sistema”, creare ricchezza e condizioni di vita migliori per tutti. Non è certo con le regole, vedi Basilea 2 e 3, che ci vengono imposte dal mondo della finanza, responsabile in massima parte dell’attuale situazione, che possiamo pensare che le cose possano cambiare in positivo. Occorre che la politica vera, quella con la P maiuscola, si riappropri del proprio ruolo e sia lei a stabilire le regole, fatte di un insieme di ben altri e più importanti valori. Secondo la mia opinione va rivisto tutto il modo di creare sviluppo, a partire dal welfare, all’istruzione, al precariato, al modo stesso di creare reddito. Occorre pensare ad un mondo più vivibile più coeso, con più attenzione al fattore qualità, non solo in fabbrica, ma in ogni momento della vita, partendo dalla nascita, all’istruzione, alla sanità, al tempo libero, alla stagione del giusto riposo. Un mondo meno basato sull’egoismo personale, che sappia premiare il valore, l’impegno, ma allo stesso tempo sia più responsabile, più equo. Un mondo basato sul rispetto delle regole, sulla convivenza, sul rispetto degli altri ed in particolar modo dei più deboli. Una società del domani basata su fattori di sviluppo dove la conoscenza, il rispetto dell’ambiente, il vivere con serenità ed impegno, sia la regola e non l’utopia. Bisogna ridare ai giovani una prospettiva di vita diversa, una speranza sul futuro, dove ognuno possa scegliere il percorso della propria vita. In questi ultimi vent’anni siamo andati verso il baratro, verso l’egoismo più sfrenato, è la legge della giungla che ha prevalso, dove il profitto ad ogni costo era la regola. Dobbiamo riportare tutto in avanti dove il valore della persona, il fattore umano sia la condizione unica del vivere e convivere per dare un senso a questa nostra breve esistenza. Ecco perché noi piccoli artigiani, noi imprenditori siamo ottimisti, lo siamo per natura, ma anche perché crediamo che oggi abbiamo toccato il fondo e non ci resta che creare le condizioni perché la politica, quella vera, riprenda il suo ruolo e ci guidi in un mondo più vivibile per tutti.
(Nella foto, da sin. Lucia Donati, responsabile mercato Banca Asciano, Marco Guerrini (direttore generale Banca Asciano), Paolo Parodi (presidente Cna Siena), Paolo Bigliazzi (responsabile credito Cna Siena).
(Nella foto, da sin. Lucia Donati, responsabile mercato Banca Asciano, Marco Guerrini (direttore generale Banca Asciano), Paolo Parodi (presidente Cna Siena), Paolo Bigliazzi (responsabile credito Cna Siena).