Previste risorse per la "tangenziale" di San Gimignano e richieste per le linee Siena-Empoli e Siena-Chiusi
SIENA. “La cosiddetta”Tangenziale” è un’opera infrastrutturale strategica – spiega la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Paris – soprattutto perché ha l’obiettivo di alleggerire il traffico sulla rete viaria di un centro inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Un’opera che San Gimignano attende da tempo e la cui realizzazione, pur essendo stata pianificata da anni, ancora non aveva visto la fine a causa del cantiere che si palesò ben presto molto complesso per via della rilevanza dell’opera. Ora invece con questo ultimo finanziamento approvato oggi dal Consiglio regionale possiamo finalmente dare una notizia positiva, che va nella direzione giusta ed evita che questa strada diventi una grande incompiuta e uno spreco di risorse pubbliche, garantendo invece un importante alleggerimento del traffico pesante sotto la città delle torri”.
“Quello che era un impegno preso nei mesi scorsi dalla giunta regionale, si concretizza formalmente – prosegue Paris – Per questo non posso che essere semplicemente orgogliosa nel constatare che finalmente, dopo tanti anni, siamo davvero agli ultimi passi per vedere finalmente realizzata un’opera tanto attesa ed essenziali per la nostra comunità. Ora bisogna proseguire; negli investimenti infrastrutturali si sta prospettando, con l’arrivo dei fondi del PNRR, una vera e propria svolta in ambito di infrastrutture e mobilità per il nostro territorio. E questo perché finalmente si stanno concretizzando i risultati di un percorso intrapreso da anni per efficientare i collegamenti ferroviari della provincia di Siena, fermi al risorgimento”.
“Dall’anno scorso nel nostro defr stiamo programmando l’intero raddoppio della linea Siena – Empoli – prosegue la consigliera Pd – e stiamo chiedendo a RFI di programmare lo studio di fattibilità. Con l’aggiornamento approvato oggi al DEFR viene inserito lo studio di fattibilità del raddoppio anche della linea Siena – Chiusi, per risolvere, per quanto di nostra competenza, l’insostenibile situazione del trasporto su rotaia nella provincia di Siena. Continuiamo a rammaricarci per l’abbandono delle aree interne – conclude Paris – e poi sono quelle che subiscono il disservizio peggiore, come ci confermano le recenti rilevazioni sui risarcimenti per ritardi e soppressioni dei treni relative al mese di aprile e a quelli precedenti. Prendere un treno a Chiusi per raggiungere Siena è da temerari; se non vogliamo una Toscana a due velocità è a queste disparità che dobbiamo dare risposte concrete”.