"Siamo soddisfatti nel veder realizzate le nostre proposte"
SIENA. Dal Circolo Fratelli d’Italia SienAzione- Siena
“Ieri la regione Toscana con l’ordinanza 41 ha autorizzato, a partire dal 24 aprile, la possibilità per i ristoranti di preparare cibo da asporto, il take away, oltre le consegne a domicilio.
Fratelli d’Italia aveva chiesto a gran voce questa possibilità, che non risolve miracolosamente ogni “sofferenza”, ma può dare ossigeno ai ristoratori, che in questi mesi hanno vissuto le gravi conseguenze della chiusura dei locali , e nella fase successiva si troveranno a gestire l’attuazione di misure e protocolli di prevenzione; avranno a disposizione meno spazio per i clienti, e un fatturato ridotto rispetto al passato.
In questi due mesi, con un lavoro incessante dei dipartimenti, Fratelli d’Italia nazionale e locale, ha presentato vari strumenti per fare fronte, nell’immediato, alle urgenze su diversi fronti e limitare i danni.
In questo periodo, il circolo SienAzione, con un confronto continuativo e diretto e il sostegno di molti ristoratori senesi, ha avanzato la possibilità del cibo da asporto per i ristoranti, e la concessione di ulteriore suolo pubblico, se e dove possibile. Apparentemente potrebbero sembrare interventi minimi, in realtà, sono strumenti chiave, in uno stato di fermo totale per la ristorazione.
Abbiamo messo a punto e dovremmo formulare e presentare tutte le possibili alternative ed opzioni, per limitare a tutti i costi danni ulteriori e compensare lo stato di difficoltà di un comparto fra i più colpiti. È certamente auspicabile che il governo centrale e regionale non escluda a priori, e in virtù di posizioni politiche, ogni singola soluzione da noi elaborata, come abbiamo visto accadere. Noi continueremo a fare il nostro lavoro, ascoltando direttamente la voce dei ristoratori locali, delle microimprese del territorio senese e facendoci interpreti di disagi economici reali e quotidiani di chi, in due mesi, rischia di veder crollare quello che ha realizzato in una vita, non lo permetteremo!”.