"La nostra ambizione, oltre al recupero della storica tradizione del buon governo di Siena, è di poter allargare il progetto a livello regionale"
SIENA – Ci domandiamo cosa stia succedendo nel nostro Paese ma anche al di fuori di esso: assistiamo ad iniziative manifestazioni di piazza che provengono dal basso, dalla società civile, come dai vertici delle imprese industriali ed artigiane. In ogni caso si avverte un comune sentire: chiedere a chi governa un cambio di rotta, perché nessuno tollera più un atteggiamento che produce una escalation di paura e di incertezza, nella latitanza di risposte a un diffuso disagio economico e sociale. Al contrario si auspica un approccio più realistico, che metta al centro l’economia reale, privilegiando gli investimenti in modo tale riattivare una crescita che produca ricchezza per tutti.
Intanto, dopo la piazza del 10 Novembre, Torino sembra confermarsi capitale della opposizione civica attraverso la chiamata di Confindustria a Confapi. Si tratta di una manifestazione da non sottovalutare, visto che queste associazioni di impresa rappresentano oltre 3 milioni di imprenditori, più di 13 milioni di addetti ed il 65% del valore aggiunto prodotto dal Paese.
Ma ciò che ci piace, è che tutto questo accada senza la regia tradizionale dei partiti e, grazie anche allo strumento di comunicazione dei social, stia avvenendo in modo spontaneo: evidentemente, in molti sentono la necessità di diventare protagonisti della propria vita e del proprio futuro.
Il movimento Per Siena è attento a questo fenomeno e si sente di incoraggiarlo, partendo dal proprio manifesto politico alla cui base, abbandonando vincoli ideologici e di partito, c’è il confronto continuo con le persone, gli enti, le associazioni interessate ad un percorso civico. Ciò che ci contraddistingue è rappresentato dai valori della sicurezza, del benessere economico e sociale, la tutela l’ambiente, con al centro uno spirito di servizio nei confronti dei cittadini, piuttosto che il protagonismo di gruppi di interesse. La nostra ambizione, oltre al recupero della storica tradizione del buon governo di Siena, è di poter allargare il progetto a livello regionale, dando la spinta verso una aggregazione di soggetti più ampia e qualificata, che metta tra le priorità la costruzione di una società più giusta ed equa.
Mauro Pagliantini
Per Siena