Il candidato del Polo Civico Siena risponde alle richieste avanzate da Confcommercio e Confesercenti
SIENA. “Siena deve uscire dall’isolamento in cui è stata relegata negli ultimi quindici anni e per farlo c’è bisogno di un progetto innovativo di rinascita e rigenerazione da elaborare con tutte le anime della città”. Comincia così la lettera di Fabio Pacciani, candidato sindaco del Polo Civico Siena, inviata a Confcommercio e Confesercenti per rispondere alla richiesta delle associazioni di categoria rispetto ad alcuni grandi temi legati alla Siena del futuro.
Rigenerazione urbana. “La nostra proposta – spiega Pacciani – si sviluppa a partire da un’idea di rigenerazione urbana che punti su una politica a volumi zero che contenga al massimo il consumo di suolo, favorisca il riutilizzo dei grandi contenitori, la residenzialità del centro storico e la qualità della vita anche dei quartieri periferici, a partire dall’incremento dei servizi di prossimità. Per noi i concetti di centro e periferia devono essere ripensati e superati, offrendo a tutti i cittadini le stesse opportunità e gli stessi servizi. Il riutilizzo dei volumi, in questa prospettiva, andrà declinato: in chiave residenziale per rispondere ai nuovi bisogni abitativi; al servizio delle attività legate alla cultura, all’università, alla formazione e ai servizi produttivi avanzati, come farmaceutico e biomedicale; in risposte abitative legate a residenze speciali, dagli studentati agli alloggi per lavoratori fino alle comunità per non autosufficienti. Riguardo alle locazioni turistiche avvieremo un’analisi dettagliata sulla situazione reale in termini di attività presenti nel comune e stabiliremo una regola che metta in equilibrio residenzialità e turismo. Non vogliamo, soprattutto per il centro storico, una città sul modello Disneyland dalla quale i senesi scappano. Al contrario vogliamo una Siena viva, abitata anche all’interno delle mura, e trovare il giusto compromesso tra esigenze turistiche ed esigenze abitative”.
Definire un nuovo piano del commercio. “La rigenerazione urbana – prosegue Pacciani – passa anche dalla definizione di un nuovo Piano del commercio da rielaborare con i commercianti e le associazioni di categoria per definire azioni, strumenti di programmazione e di attrattività. Per il centro storico dovremo consolidare un tessuto commerciale e artigianale, anche con azioni di sostegno per le realtà che esprimono qualità, storicità e unicità. In ogni quartiere, inoltre, dovremo creare condizioni di sviluppo per attività commerciali di prossimità. Tra le priorità che affronteremo c’è il contrasto al caro affitti, che penalizza chi vorrebbe investire e la città, che si trova con tanti fondi vuoti, spesso abbandonati all’incuria”.
Superare le criticità del centro storico. “Il centro storico deve tornare a essere cuore pulsante della città per grazie a un tessuto commerciale diffuso e variegato, a un’offerta culturale vivace e ad attività per il tempo libero. Per farlo sarà necessario intervenire sulle problematiche più urgenti: riorganizzare la gestione della raccolta dei rifiuti, rivedere il Piano urbano della mobilità sostenibile per alleggerire la pressione delle auto sulla città; riportare la ZTL alla sua funzione di Zona Limitata al Traffico; definire un piano per il decoro, sostenere chi vuole investire sulla città aprendo nuove attività; realizzare azioni di marketing per migliorare e consolidare la forza di attrazione del sistema distributivo; mettere in rete le realtà commerciali e artigianali”.