I dati del Sole 24 Ore fraintesi dall'ex-sindaco?
SIENA. Siamo rimasti sorpresi dalle dichiarazioni del candidato alle primarie Ceccuzzi sui risultati che vedono Siena ancora ai vertici della qualità della vita, ci verrebbe da dire, nonostante il suo infelice interregno.
Le dichiarazioni che ammantano quasi una sorta di merito nelle luci, e come al solito, scaricano su altri le ombre, sono una ennesima prova della arroganza e inconsistenza amministrativa dimostrata nel corso del brevissimo mandato che ha deciso di interrompere. Ora se leggiamo bene i risultati nella loro complessa articolazione viene fuori un quadro che dimostra come la discontinuità e il negazionismo di Ceccuzzi siano smentiti dai fatti. Non è un caso, infatti, che si continui a primeggiare in quei settori ove fanno leva investimenti e scelte di medio ? lungo periodo e che invece si marchi il passo in quelle variabili che risentono maggiormente della crisi sistemica che ha in vestito il nostro Paese. Lo stesso fatto che pur in presenza di un deterioramento degli indici la posizione relativa venga conservata dimostra che i lavoro fatto negli anni passati costituisce ancora una sorta di tesoretto che imporrebbe adeguate politiche di sostegno alle attività produttive e non l?immobilismo e l?inerzia che hanno caratterizzato il breve mandato sfociato nel commissariamento. In buona sostanza quei dati suonano come una condanna senza appelli che imporrebbe maggior ritegno e modestia e un deciso passo indietro. Esiste poi un’altra smentita: se da una parte l?ex sindaco ha inteso prendere la distanza dai dati di bilancio del 2011, per altro non si comprende come oggi cerchi di accampare meriti sullo stesso anno solare quando i dati gli dovrebbero creare almeno un minimo di imbarazzo.
Sempre dai dati pubblicati emerge che il fattore creatività assume un valore non irrisorio per mantenere la nostra realtà ai vertici della classifica. Anche questo è un dato da leggere con attenzione poiché pone l?accento su una ulteriore contraddizione che ha caratterizzato la campagna elettorale e l?azione dell?ex sindaco, che sul settore dei beni culturali in generale poneva l?urgenza di una revisione profonda, disinteressandosi dei problemi gestionali dei contenitori della città per cercare strade di dubbia percorribilità ed utilità (vedi la Fondazione sul santa Maria della Scala): anche in questo caso la logica dei numeri e degli indici suona come una smentita senza appello alle idee e ai concetti più volte ostentati. Le ombre che emergono, infine, o sono connesse a dati strutturali endemici della realtà senese (il prezzo delle abitazioni ma attenzione questo dato va letto anche come una risorsa patrimoniale in un luogo dove la prima casa copre una percentuale dell?80% circa dei residenti) o come dicevamo prima, sono il frutto della crisi sistemica.
In sostanza nel comunicato del candidato alle primarie del centro sinistra, anche rispetto alla evidenza si continua a percorrere la strada della discontinuità acritica e totale, per non smentirsi anche rispetto alla evidenza, invece di ragionare su quali elementi di innovazione e quale tipologia di fase si debba aprire per la città che nei prossimi tre/quattro anni dovrà contare su risorse limitate rispetto al passato, su quali elementi di propulsione ed indirizzo e verso quali settori economici, sulle risorse necessarie al welfare e sulle scelte di revisione del medesimo, a vantaggio di quali soggetti, con quali meccanismi di contribuzione solidaristica, su come far ripartire la macchina degli investimenti pubblici con un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione dei privati, su come attivare un ruolo diverso della Fondazione che potrebbero svolgere la funzione di essere mediatrice tra la necessità di investimento e gli investitori esterni al sistema, favorendo partnership de localizzate. Di tutto questo non solo non vi è un minimo accenno, ma come al solito, dalle parole del candidato alle primarie, traspare ancora quella superbia e sufficienza che ne hanno caratterizzato il mandato e la sua storia ventennale che è costellata di invenzioni di nemici solo per giustificare uno spirito di corpo basato sull?essere contro a qualcuno e di equilibrismi e tatticismi, come abbiamo visto nella recente vicenda delle primarie nazionali.
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