I nostri associati si sono impegnati a non candidarsi, facesse lo stesso Ceccuzzi
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SIENA. Apprendiamo di essere stati citati in un documento approvato dalla direzione dell’Unione Comunale del PD di Siena all’unanimità come membri di un’associazione che insieme con altre vorrebbe ostacolare “ogni processo di rinnovamento” sostenendo la candidatura di Eugenio Neri. Il nostro rammarico (essendo la maggior parte di noi iscritti o ex iscritti al PD ed essendo la maggioranza di noi profondamente convinta di sostenere la candidatura di Bersani alle prossime elezioni) nel vedere il PD di Siena ridotto in questo modo è profondo. Nello stesso tempo pensiamo che, se qualcuno ancora dubita che l’attuale gruppo dirigente del PD locale abbia perso la testa debba leggerlo per averne la prova.
A parte il fatto dell’ignoranza amministrativa (cosa peraltro da noi più volte segnalata) che attribuisce al futuro sindaco competenze che non ha, continua ad attribuire ad altri la responsabilità dell’abbandono del Comune, forse ritenendo che a forza di dirlo la gente ci crede (tipico della paranoia!), dimenticando che l’ex sindaco ha dato delle dimissioni volontarie senza neppure aspettare la fase definitiva dell’approvazione del bilancio (forse ancora una volta per la non conoscenza delle procedure!). Perché non spiega ai cittadini il motivo per cui non ha provato a rispondere alle domande che gli venivano poste sul bilancio o non ha aspettato una mozione di sfiducia per dimettersi?
Il documento continua ad attribuire all’ex sindaco il merito della discontinuità nelle nomine nella banca, dimenticando che è ormai palese che le volontà erano formulate altrove e che suo unico merito è stato accodarsi a decisioni già prese, introducendo semmai qualche correttivo che poteva servirgli per tenere insieme la traballante coalizione (come si usava nella “vecchia” politica). Inneggia al piano industriale della banca, dimenticando che lo stesso prevede l’esternalizzazione di un migliaio di lavoratori (presumibilmente molti senesi), che per attuarlo la banca ha sostenuto la necessità di negare diritti fondamentali a tutti (o il diritto a una contrattazione integrativa non interessa più?), che si è negata ogni forma di democrazia tenendo fuori sindacati rappresentativi e non tenendo conto dei risultati delle loro assemblee? Da quando in qua un partito di sinistra è contro ogni forma di democrazia sindacale? Non solo in ossequio alla miglior tradizione stalinista denigra le persone che osano non condividere la posizione dominante (vedi riferimento a Valentini) e quelli che molto pacatamente hanno scelto di percorrere altre strade alla luce del sole.
Riguardo ai nostri associati, lo ribadiamo, vogliono battersi per la ripresa di Siena, investendo nelle forze migliori, e ritengono che Neri lo sia, assumendosi ciascuno le responsabilità che gli competono, rispetto ai ruoli che rivestivano nel passato, con l’impegno a non candidarsi e a favorire un vero ricambio della classe politica senese. Perché Ceccuzzi non fa altrettanto, visto che è sicuramente più responsabile dell’attuale sfacelo di tutti i nostri associati messi insieme? Certo come cittadini di Siena vogliamo continuare a dire la nostra e a lottare perché ognuno lo possa fare senza essere minacciati di perdere il posto di lavoro. Che cosa vuol fare il PD impedirci il diritto sancito dalla Costituzione di libertà di opinione?
Ora Siena
associazione di politica culturale