A sorpresa spunta una soluzione per il vertice della banca
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SIENA. Gli accordi politici passano attraverso meccanismi, spesso incomprensibili ai più. Le manovre per la governance del Monte dei Paschi continuano e si articolano alla ricerca di soluzioni che siano il più possibile indolori (per il top management, s’intende).
Un altro tassello del puzzle avrebbe trovato il suo posto con una soluzione che pare la perfetta quadratura del cerchio e un’inattesa combine, ovvero Mussari amministratore delegato e Profumo presidente, con Viola confermato direttore generale. I due non sono affatto due contendenti, come si potrebbe pensare, ma due “colleghi” che stanno lavorando per cercare insieme nuovi soci privati ed estromettere dall’operazione il fondo Equinox, che avversa Profumo in qualità di presidente del Monte.
La figura dell’amministatore delegato manca in seno alla banca senese e quindi è una posizione che va ricoperta al più presto; di conseguenza, la scelta cadrebbe su Mussari. Scontentando molti, ma accontentando gli sponsor del presidente uscente.
Un altro tassello del puzzle avrebbe trovato il suo posto con una soluzione che pare la perfetta quadratura del cerchio e un’inattesa combine, ovvero Mussari amministratore delegato e Profumo presidente, con Viola confermato direttore generale. I due non sono affatto due contendenti, come si potrebbe pensare, ma due “colleghi” che stanno lavorando per cercare insieme nuovi soci privati ed estromettere dall’operazione il fondo Equinox, che avversa Profumo in qualità di presidente del Monte.
La figura dell’amministatore delegato manca in seno alla banca senese e quindi è una posizione che va ricoperta al più presto; di conseguenza, la scelta cadrebbe su Mussari. Scontentando molti, ma accontentando gli sponsor del presidente uscente.