SIENA. Il sindaco di Siena è sempre pronto a cavalcare le “traversie” dei senesi per una sua personale visibilità politica. Ieri con il suo principale mezzo di comunicazione, facebook, dietro la vicenda dei lavoratori di Fruendo, si è incensato pubblicamente nel commentare la bozza di accordo tra i sindacati e la direzione aziendale.
Per i deboli di memoria ricordiamo che Bruno Valentini, appena eletto nel 2013, ricevette una delegazione dei lavoratori del Monte dei Paschi, per cui si prospettava l’esternalizzazione, ed a loro espresse tutto il suo apprezzamento ed appoggio per l’operazione Fruendo. Disse di conoscere bene la famiglia Bassilichi e che con loro i lavoratori avrebbero migliorato la propria condizione lavorativa. Chi era presente a quell’incontro ricorda benissimo lo sbigottimento generale di fronte alle affermazioni del primo cittadino. Ma d’altronde non poteva essere che così, visto che Valentini aveva battuto al ballottaggio Eugenio Neri, che aveva una visione totalmente opposta, con un programma elettorale fermamente contrario all’operazione Fruendo.
La cosa che ancora oggi più ci stupisce è che, nonostante le molte sentenze giudiziarie che dichiarano unanimemente l’illegittimità dell’esternalizzazione dei dipendenti Mps in Fruendo, Valentini continui a mantenere tenacemente la propria posizione, accusando i lavoratori (da quanto è riportato nella stampa cittadina) di aver rallentato con le loro cause lo sviluppo dell’azienda. Un’accusa insolita da parte di un ex sindacalista, soprattutto perché sa benissimo non essere vera.
A smentire il sindaco di Siena sono le stesse sigle sindacali presenti in Fruendo ed anche la direzione aziendale, visto che nell’introduzione alla bozza di accordo sottoscritta tra le parti si riporta (cfr volantino sindacale diffuso ieri fruendo-comunicato-accordo-cia):
“Ci corre l’obbligo di fare delle precisazioni: in seguito alle esternazioni del primo cittadino di Siena e degli articoli apparsi in alcuni quotidiani locali, desideriamo chiarire che il contenzioso legale nulla ha a che vedere con la firma del presente accordo e che i poli della società Fruendo sono, e resteranno per tutta la durata del Piano Industriale, non 5 come erroneamente evidenziato da chi evidentemente non conosce la realtà delle cose, bensì 7 (SETTE). Invitiamo ad informarsi prima di esternare, al fine di evitare brutte figure”.
A meno che il sindaco di Siena non abbia commesso un errore, ma abbia involontariamente anticipato una notizia in suo possesso circa la riduzione dei poli territoriali di Fruendo in Italia.
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