Interrogazione sulle modalità del servizio dei consiglieri Piccini e Becchi
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SIENA. Da Nero su Bianco riceviamo e pubblichiamo.
“Dal prossimo anno scolastico i non residenti nel Comune di Siena dovranno corrispondere per il servizio mensa la quota massima prevista, che ammonta a 120 euro mensili, e non potranno usufruire di alcuna riduzione, essendo le riduzioni riservate esclusivamente ai cittadini residenti. Prende spunto da questa delibera del Comune di Siena un’interrogazione presentata dai consiglieri di Nero su Bianco, Alessandro Piccini e Maria Isabella Becchi, per affrontare una più ampia analisi delle problematiche che riguardano il servizio mensa per le scuole materne ed elementari della nostra città. Per quanto concerne l’aumento tariffario previsto viene fatto presente che i non residenti nel Comune di Siena frequentano le scuole della nostra città e le relative mense molto spesso, se non sempre, per necessità lavorative dei genitori.
Viene quindi chiesto cosa sia stato fatto per sensibilizzare i Comuni limitrofi affinché valutino l’opportunità di stipulare convenzioni con il nostro Comune per corrispondere la differenza tra quanto pagano le famiglie dei residenti e quelle dei non residenti. Ad oggi ci risulta che, nonostante gli impegni presi in una delibera di giunta di un anno fa, non sia stato fatto niente e gli accordi stipulati sulla questione riguardino solo due comuni in seguito a decisioni prese, tra l’altro, con le amministrazioni precedenti. Inoltre viene rilevato come sarebbe opportuno conoscere il numero dei bambini non residenti che frequentano le scuole materne ed elementari nel Comune di Siena e le relative mense, nonché da quali Comuni limitrofi provengano, per valutare l’impatto effettivo che il pagamento delle tariffe ha nel bilancio del nostro Comune che prevede, per l’anno in corso, entrate per 1 milione 827mila ed uscite per 3 milioni 351mila (pari al 54,52%). Altra domanda è quali azioni intraprenda il Comune nei confronti di chi non paga tale servizio ed ancora si sollecita una migliore valutazione delle quantità, oltre che della qualità, di cibo da predisporre per evitare gli sprechi, visto che ogni giorno vengono buttate via enormi quantità di avanzi.
Infine viene rilevato che nella domanda di iscrizione al servizio mensa predisposta dal Comune di Siena è prevista la possibilità per i bambini di rinunziare a detto servizio, ma ciò sembrerebbe contrastare con le normative secondo cui non sarebbe possibile consumare all’interno degli istituti scolastici cibi portati dall’esterno “condannando”, quindi, i bambini delle famiglie che non possono permettersi di pagare la tariffa del servizio mensa al “digiuno”.