SIENA. Da Nero su Bianco riceviamo e pubblichiamo.
“Parlando con i comitati dei quartieri e delle strade principali della nostra città emergono situazioni mai viste e sentite a Siena prima d’ora, quali ripetuti atti di vandalismo e situazioni di emergenza sociale (le scale mobili dell’Antiporto sono purtroppo diventate un dormitorio notturno, aperto ad una vasta fruizione), fenomeni che l’amministrazione in carica provvede puntualmente a ridimensionare.
Il tema della sicurezza pare scomparso dai temi della campagna elettorale; in particolare – ed è un paradosso – da quello dell’attuale maggioranza. Eppure, un Decreto Legge (D.L. n. 14/2017), convertito in Legge nell’aprile dello stesso anno (L. n. 48/2017), che porta il nome di un noto esponente del PD (Minniti), anche se attende ancora l’approvazione delle Linee Guida, dispone una serie di misure e iniziative a tutela proprio della “sicurezza urbana”, intesa come un bene pubblico che afferisce vivibilità e decoro delle città.
Quelle norme riguardano l’installazione di sistemi di videosorveglianza per la prevenzione e il contrasto della criminalità (autorizzata una spesa di 15 milioni di euro per l’esercizio 2018 e 2019), ma anche la facoltà di deliberare detrazioni dall’IMU o dalla TASI in favore di chi investe in sistemi tecnologicamente avanzati di sorveglianza. Prevedono inoltre la possibilità di coinvolgere “reti territoriali di volontari” – pensate alla presenza sul territorio del centro storico delle nostre Contrade – anche per la tutela e salvaguardia dell’arredo urbano ed estendono i poteri del Sindaco.
Nero su Bianco sa distinguere bene tra la retorica del manganello e la legalità; quest’ultima deve essere il faro che guida l’amministrazione, perché è sempre al servizio del cittadino che si sente indifeso dagli abusi quotidiani.
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato alcuni giorni fa lo schema del Patto per l’attuazione della sicurezza urbana tra Sindaco e Prefetto (Circolare del 28/03/2018); a questo punto Valentini si astenga dal firmarlo e attenda che il percorso democratico delle elezioni permetta ai cittadini di scegliere chi vogliono a quel lato del tavolo per soddisfare esigenze che purtroppo sono state e continuano ad essere disattese”.