"A rischiano il licenziamento mille precari"
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SIENA. Da Nero su Bianco riceviamo e pubblichiamo.
“In questa estate piena di grandi cambiamenti a Siena, rischia di passare inosservato il licenziamento di circa 1000 lavoratori precari, con una parte preponderante nella multinazionale GSK, che nel nostro territorio è rimasta forse l’unico presidio produttivo capace di offrire opportunità lavorative a diversi giovani. La motivazione è il “Decreto Dignità” voluto dal governo, ma nella realtà sembra che, come altre aziende italiane, si sia colto l’occasione per far pulito e proseguire nel perpetrare l’azione di reclutamento di forza lavoro solo in forma temporanea e per brevi periodi. Strutturandosi così ancora di più sul precariato.
Il decreto del governo, i cui intenti sono condivisibili, ha bisogno – a nostro modo di vedere – di una correzione e di un inquadramento all’interno di un progetto che dia veramente dignità ai lavoratori e non li umilii con licenziamenti in blocco. Si deve tendere ad una stabilizzazione del lavoratore precario correttamente inserito nel ciclo produttivo e non normalizzare una sistematica rotazione di giovani disperati in cerca di occupazione. Le aziende dopo due anni sono in grado di decidere se la risorsa lavorativa è valida oppure no. Se sì, deve essere assunta stabilmente. Se non idonea, può essere licenziata, ma questi casi debbono essere in numero ridotto. Un correttivo, ad esempio, potrebbe impedire all’azienda di assumere nuovi lavoratori se si è proceduto al licenziamento in precedenza. Occorre inoltre evitare che le aziende, per aggirare la legge, facciano ricorso all’affidamento di comparti di attività a soggetti terzi (es. cooperative, società di lavoro interinale, ecc.).
Insomma condividiamo l’intento di mettere fine al precariato diffuso, ma appare necessaria una correzione al dispositivo legislativo. Per questo riteniamo opportuna una presa di posizione dell’Amministrazione Comunale e ci attiveremo affinché il Consiglio Comunale e la Giunta si adoperino affinché siano percorse tutte le strade per ridurre questa emorragia lavorativa, con il maggior numero di stabilizzazioni possibile, oltre a chiedano al governo una correzione o integrazione del dispositivo legislativo.
Il sindaco De Mossi ha già dichiarato una particolare attenzione al problema occupazionale che si sta così drammaticamente ponendo nel quotidiano di diverse famiglie senesi, ed abbiamo apprezzato le prese di posizione nelle vicende Bassilichi e Whirpool, per cui crediamo che anche queste altre situazioni non mancheranno del suo interessamento in prima persona.
Nero su Bianco da anni ha posto come priorità assoluta la ricerca di nuove opportunità lavorative ed anche nella recente campagna elettorale ha presentato un dettagliato studio ed un progetto specifico”.