"Non ci si meravigli se un pezzo alla volta viene smantellato tutto"
SIENA. In città c’è chi è sorpreso dell’ennesima fuga di illustri specialisti medici per altre strutture ospedaliere. Evidentemente la distrazione dei senesi è patologica, poiché il disegno di sminuire e declassare la sanità senese, posto in essere dalla Regione e, soprattutto, dal governatore Rossi, è oramai noto e denunciato da tempo.
Un chiaro intento, neppure tanto velato, di fronte a cui le istituzioni, le forze economiche e politiche, l’Università e la città nel suo insieme hanno reagito senza particolari alzate di scudi. Marginali anche le denunce, più di forma che di sostanza, fatte dal sindaco, che è la massima autorità sanitaria del territorio.
Prima il trasferimento dei chirurghi Trabalzini, Voltolini e dell’oculista Balestrazzi, ora del primario di Ostetricia Petraglia, che forse si porterà dietro anche qualche altro esperto del reparto, senza dimenticare le conseguenze della nuova gestione della centrale di area vasta del 118, che hanno ridimensionato il rapporto del nostro ospedale con il territorio, tanti fotogrammi di un film purtroppo già scritto.
Continuando su questa strada l’Azienda Ospedaliera perderà sempre più quella fama di Centro di Alta Specializzazione, rafforzando le Aziende Ospedaliere di Firenze e Pisa. Per il direttore Tosi sembra che la priorità sia continuare a seguire i progetti Lean Management, puntando su professionisti ingegneri per combattere gli sprechi nei processi gestionali e amministrativi, ma che purtroppo ad oggi non abbiamo ancora capito quale risultato positivo abbiano prodotto.
Mentre la politica senese resta a guardare stupita.
Nero su Bianco