Preoccupazioni di Rifondazione per le eventuali disfunzioni
Ci chiediamo se si possa essere trattato solo di errori, rimossi i quali tutto potrà tornare alla normale attività produttiva e di ricerca tramite la rimozione di eventuali responsabili (ricordiamo che alla Novartis di Siena sono recentemente stati licenziati undici operatori e che si è verificato un consistente ricambio di quadri dirigenti), oppure se si tratti dell’intero “sistema – azienda “ che vada rimesso a punto sia nelle relazioni tra quadri dirigenti e operatori subordinati, sia nella trasmissione delle informazioni sia nella preparazione dei quadri.
Purtroppo abbiamo assistito ad indagini interne all’azienda a Siena ed a Rosia (peraltro piuttosto rudi, tenute in lingua inglese e pertanto ardue per chi vi è stato sottoposto) che hanno portato ai licenziamenti suddetti ed a molte decine di provvedimenti disciplinari che, per il loro numero, fanno pensare che i disguidi che si sono manifestati non riguardino solamente eventuali responsabilità individuali ma appunto un “sistema” da rimettere a punto, magari non guardando solamente a chi esegue ma soprattutto a chi ha responsabilità direzionali, gestionali, organizzative e di controllo.
Queste pesanti disfunzioni ci preoccupano poi in maniera ancora più grave se le mettiamo in relazione all’importante finanziamento di 23 milioni nei prossimi 5 anni che la Regione Toscana ha deliberato per la realizzazione di un progetto di ricerca della Novartis Vaccines & Diagnostics che dovrebbe, in cambio, portare la Novartis a realizzare a Siena uno stabilimento pilota per sviluppare vaccini innovativi destinati ai paesi in via di sviluppo.
Noi crediamo nell’importanza della ricerca scientifica e nella funzione d’indirizzo pubblico nel guidare investimenti e ricerche soprattutto in un campo delicato come quello farmaceutico. Proprio per questo non vorremmo che il management si macchiasse della responsabilità di mettere a rischio questo insediamento aziendale con gravi ricadute sull’occupazione e l’appropriazione di un finanziamento pubblico senza un reale ritorno socio-economico alla popolazione del territorio senese.
Matteo Mascherini
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista – Siena