SIENA. Susanna Cenni e Franco Ceccuzzi presenteranno la prossima settimana ai Ministeri della salute e delle attività produttive un’interrogazione per capire quali misure intenda prendere il governo per salvaguardare i posti di lavoro dell’azienda Novartis e per fare piena luce sul contratto stipulato fra il governo e l’azienda farmaceutica svizzera sulla produzione del vaccino contro il Virus H1N1.
“Occorre – afferma Ceccuzzi – fare piena chiarezza sul contratto Novartis ed il Ministero sul vaccino influenzale; salvaguardare i livelli occupazionali dell’azienda per evitare che eventuali responsabilità vengano scaricate sui lavoratori; sospendere immediatamente la procedura di mobilità che interessa 24 dipendenti, dal momento che risulta eticamente inaccettabile tagliare posti di lavoro in presenza di una fornitura dello Stato in cui è stato del tutto azzerato il rischio di impresa. Individuare le responsabilità ad ogni livello è essenziale per tutelare consumatori e lavoratori insieme. Siamo in presenza di fatti gravissimi tra soggetti ai quali è affidata da una parte la tutela della salute e dall’altra il destino di migliaia di lavoratori, in virtù del quale il territorio si è messo a disposizione ed ha reso possibile ingenti investimenti con ricadute positive per le comunità locali, ma non di meno per gli azionisti”.
“Occorre – afferma Ceccuzzi – fare piena chiarezza sul contratto Novartis ed il Ministero sul vaccino influenzale; salvaguardare i livelli occupazionali dell’azienda per evitare che eventuali responsabilità vengano scaricate sui lavoratori; sospendere immediatamente la procedura di mobilità che interessa 24 dipendenti, dal momento che risulta eticamente inaccettabile tagliare posti di lavoro in presenza di una fornitura dello Stato in cui è stato del tutto azzerato il rischio di impresa. Individuare le responsabilità ad ogni livello è essenziale per tutelare consumatori e lavoratori insieme. Siamo in presenza di fatti gravissimi tra soggetti ai quali è affidata da una parte la tutela della salute e dall’altra il destino di migliaia di lavoratori, in virtù del quale il territorio si è messo a disposizione ed ha reso possibile ingenti investimenti con ricadute positive per le comunità locali, ma non di meno per gli azionisti”.