SIENA. “A capo della nuova società ''Nova E'' i soliti volti noti”. È questo il commento del direttivo provinciale della Lega Nord Siena in seguito alla costituzione della società "Nova E", società compartecipata dalle due public utilities senesi, Siena Ambiente e Intesa.
“Anche questa volta il Pd non si è smentito – scrive la Lega Nord – ma ha confermato di essere avvezza a frugare nelle tasche dei cittadini e per questo si è inventata di buon grado una nuova società che è destinata ad aumentare i costi della struttura pubblica. Non è un caso se a capo della 'Nova E' ci sarà Fabrizio Vigni, già stipendiato profumatamente da Sienambiente, che come si può ben vedere dal sito del Comune di Siena percepisce 36.159,00 lordi di indennità di carica annuale, deleghe attribuite 8.965,00 euro annuo lordo, indennità di risultato 19.876,00 euro annuo lordo. Non solo, ma a capo dei due bracci operativi della società vanno a sedersi Marco Buzzichelli, già amministratore delegato di Siena Ambiente e presente in alcune società del ramo delle energie, e Paolo Carloni come presidente di <E.S.CO.SI (uno dei rami operativi, partecipato al 52% dalla Sienambiente ed al 14% dall’Intesa), già rappresentante di varie società delle elettroforniture. Massimo Della Giovampaola, invece, a meno che non ci sia un caso di omonimia, dovrebbe essere l’ex Sindaco di Montepulciano, bocciato alle primarie 2009, e presente in Intesa come responsabile tecnico, sarà l’amministratore delegato sia di <E.S.CO.SI che di Sinergia".
"La recente crisi economica – sottolinea il Carroccio senese – ha colpito duramente le famiglie italiane, che si ritrovano con meno disponibilità economiche in un vortice che richiede continui sacrifici per arrivare alla fine del mese. A quanto pare, però, questo per il Pd è un dato irrilevante. Il buon Fabrizio Vigni, amministratore di 'Sienambiente', anziché ridurre i costi dello smaltimento dei rifiuti e beneficiarne i cittadini che si attivano virtuosamente in prima persona per la raccolta differenziata, utilizza il surplus riscosso con le tariffe per creare una nuova società. La deregolamentazione della spesa pubblica operata da Vigni e dagli amministratori di Sinistra preoccupa la Lega Nord, che vede in questi assurdi ''magheggi'' amministrativi non solo la produzione di nuovi stipendifici pubblici, ma un'eccessiva ingerenza nei portafogli dei cittadini senesi, che rischia di togliere ossigeno all'economia reale".
"La ricchezza di un territorio – dice ancora la Lega Nord – non è data dalla quantità di oro detenuta nei forzieri. La ricchezza è data dalla velocità con cui avvengono gli scambi commerciali. Le famiglie, con sempre meno soldi a disposizione, con cosa faranno gli scambi commerciali? Mascherare nuove tasse con l’aumento o con la mancata riduzione delle le tariffe pagate dai cittadini, offende l’animo dei cittadini stessi, togliendo, ad alcuni di loro, la possibilità di mangiarsi una pizza in santa pace. D'altronde – termina il direttivo provinciale della Lega Nord Siena – non c’è nulla di nuovo: la Sinistra è avvezza nell’arte della tassazione, come insegnano le nuove ARU, gli aumenti delle mense scolastiche e ciò che stava avvenendo alla Casa di Riposo in Campansi”.