SIENA. Nella giornata delle erogazioni della Fondazione Mps non potevano mancare argomenti strettamente legati al futuro dell'istituto e della Banca ad esso collegata.
In merito al rinnovo delle nomine della Banca Mps che scadono nell'aprile prossimo, Mancini ha detto "Confermo che ne parleremo al momento opportuno. Resta l'opinione positiva della Fondazione sull'operato degli amministratori della banca. NOn dico altro perchè non voglio pregiudicare nulla".
In merito al rinnovo delle nomine della Banca Mps che scadono nell'aprile prossimo, Mancini ha detto "Confermo che ne parleremo al momento opportuno. Resta l'opinione positiva della Fondazione sull'operato degli amministratori della banca. NOn dico altro perchè non voglio pregiudicare nulla".
E per il rinnovo delle cariche in Fondazione che saranno definite entro il primo agosto prossimo, Mancini scherza, parla del santo del giorno (Sant'Alfonso) e dice: "Noi rimettiamo il nostro mandato. Le istituzioni senesi faranno quello che vorranno. Siamo tranquilli e sereni". E Bonechi aggiunge: "Nessuno si è incamminato ad accendere ceri verso Sant'Alfonso. Non c'è da parte nostra l'ansia della rinomina. Ringraziamo per la grande esperienza che ci è stata concessa".
Accenni di grande soddisfazione, invece, per la nomina nel Consiglio di Amministrazione di Mediobanca del provveditore Marco Parlangeli.
Accenni di grande soddisfazione, invece, per la nomina nel Consiglio di Amministrazione di Mediobanca del provveditore Marco Parlangeli.
"Abbiamo dato un significato strategico all'investimento in Mediobanca – ha detto Mancini – Un investimento che ha dato buoni frutti. Quel traguardo che sembrava inarrivabile è risultato accessibile e ci riempie di soddisfazione. Il fatto che l'unica Fondazione presente sia la nostra dimostra l'apprezzamento che le altre fondazioni hanno nei nostri confronti".
Per quanto riguarda la strategia futura Bonechi chiarisce la posizione di Sansedoni Spa che non sarebbe interessata a partecipare all’operazione sugli immobili strumentali di Banca Monte dei Paschi di Siena. Quest’operazione, per la quale Sansedoni aveva presentata un’offerta non vincolante, "non rientra più nel business plan". Una decisione che sarebbe scaturita dal fatto che la banca avrebbe trasformato l'operazione in un "lease back".
Infine "nessun matrimonio in vista tra Intesa San Paolo e Banca Mps.
"Non c’è niente di nuovo. La banca sta completando l’operazione Antonveneta, non si vende e non si venderà. Matrimoni in vista non ce ne sono", ha detto il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini.
"Manteniamo saldi i due principi dell’indipendenza strategica e del legame con il territorio, fermo questo. Tutto il resto si può discutere", ha aggiunto ricordando che i
matrimoni forzati dalla politica "sono nulli per il diritto canonico".
Z.R.
Per quanto riguarda la strategia futura Bonechi chiarisce la posizione di Sansedoni Spa che non sarebbe interessata a partecipare all’operazione sugli immobili strumentali di Banca Monte dei Paschi di Siena. Quest’operazione, per la quale Sansedoni aveva presentata un’offerta non vincolante, "non rientra più nel business plan". Una decisione che sarebbe scaturita dal fatto che la banca avrebbe trasformato l'operazione in un "lease back".
Infine "nessun matrimonio in vista tra Intesa San Paolo e Banca Mps.
"Non c’è niente di nuovo. La banca sta completando l’operazione Antonveneta, non si vende e non si venderà. Matrimoni in vista non ce ne sono", ha detto il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini.
"Manteniamo saldi i due principi dell’indipendenza strategica e del legame con il territorio, fermo questo. Tutto il resto si può discutere", ha aggiunto ricordando che i
matrimoni forzati dalla politica "sono nulli per il diritto canonico".
Z.R.