La Carta etica: "come temevamo, si trattava solo di fumo negli occhi"
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Riceviamo e pubblichiamo dal circolo Città Domani
SIENA. Nella seduta del Consiglio Comunale di venerdì (10 giugno) è stata sottoposta all’esame dei consiglieri la delibera contenente gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni.
Un atto importante dopo che la nostra lista “Sinistra per Siena” aveva posto al centro della campagna elettorale la questione etica nella gestione della politica cittadina, perché la competenza, il disinteresse personale e l’onestà delle persone incaricate di amministrare i vari enti ed aziende sono requisiti fondamentali per il futuro della nostra città.
Il tema era evidentemente avvertito, se anche lo schieramento di maggioranza è stato indotto ad adottare una propria Carta Etica. Ma, come temevamo, si trattava solo di fumo negli occhi degli elettori, perché la stessa maggioranza ha approvato invece un documento generico che aumenta rispetto al passato il potere discrezionale del Sindaco nelle nomine, respingendo senza spiegazioni convincenti tutte le proposte avanzate dalla consigliera di Sinistra per Siena.
In particolare Laura Vigni aveva chiesto di rendere più stringente il principio che lo stesso soggetto nominato non possa cumulare più incarichi e/o ricoprire lo stesso ruolo per più di due mandati, che il divieto alla cumulabilità degli incarichi valga anche per tutte le nomine in società ed enti partecipati dagli enti o società nei quali è avvenuta la nomina da parte del Comune e che nessun componente di organi di indirizzo ed esecutivi possa essere nominato negli organi derivati o partecipati da quegli stessi soggetti.
Ciò è quanto avviene ad esempio all’interno della Fondazione Monte dei Paschi dove alcuni membri della deputazione sono nominati ad amministrare attività specifiche senza avere la necessaria competenza, mentre se si scegliessero persone specificamente preparate sarebbero in grado di dare un contributo reale al successo di quelle stesse attività, nell’interesse di tutta la città.
La proposta è stata respinta e nel testo approvato è indicato che la non cumulabilità avverrà “ove possibile” e il limite dei due mandati vale “di norma”, senza nessun obbligo di motivare le eccezioni! Ciò significa che il Sindaco si arroga un totale potere discrezionale di non rispettare le stesse regole, ed un bello sberleffo a tutti i principi etici, proclamati evidentemente solo a chiacchiere.
Altro punto molto delicato riguardava la possibilità per i cittadini di valutare i curricula delle persone che si candidano ad essere nominati. Laura Vigni aveva osservato che a questo scopo non è sufficiente rendere noti i curricula dei nominati, ma dare una motivazione pubblica della scelta compiuta, pubblicando i curricula di tutti i partecipanti, in modo che i cittadini possano valutare la ragionevolezza delle scelte compiute.
Sembra inoltre importante non solo impedire la nomina di persone che appartengono ad associazioni che comportino vincoli di segretezza ma anche di coloro che possono avere conflitto di interesse direttamente o nella loro cerchia familiare con l’ente per il quale avviene la nomina. Anche questa richiesta è stata bocciata e la maggioranza di centro sinistra si è accontentata della prima versione, mentre già in campagna elettorale alcune formazioni politiche della maggioranza, temendo che si parlasse di massoneria, non erano d’accordo a tale esclusione. Non sarà difficile aggirare tale norma purtroppo, perché basterà dire che la massoneria non è segreta.
La consigliera di “Sinistra per Siena” aveva inoltre proposto di inserire una norma che prevedesse una limitazione degli emolumenti per i vari incarichi, mantenendoli entro valori riferiti alle retribuzioni dei lavoratori del settore, commisurati all’effettivo impegno prestato ed in ogni caso non sproporzionati rispetto alla consistenza economica del soggetto amministrato.
Ultimo punto in discussione riguardava la possibilità di revoca dei nominati. Mentre Laura Vigni proponeva di introdurre un criterio di valutazione dell’operato dei soggetti nominati, allo scopo di evitare situazioni gravi come quella dell’Università, il testo proposto dalla maggioranza ha introdotto come possibile causa di revoca che il nominato venga meno alle direttive del Sindaco. Come in ogni buon regime monarchico è la sua valutazione che determinerà l’adeguatezza del nominato nello svolgimento delle sue funzioni, non la rispondenza alla volontà democratica espressa nel Consiglio Comunale.
Comunque non ci faremo certo scoraggiare da questa protervia nello svolgimento dell’attività in Consiglio Comunale. Continueremo a presentare le nostre proposte non pregiudiziali ma sempre riferite al contenuto delle iniziative della maggioranza, mantenendo un rapporto continuo con i cittadini, non solo quelli che ci hanno votato, ma tutti coloro che condivideranno la nostra azione che sarà sempre disinteressata e tesa solo al bene della città.
Circolo CITTÀ DOMANI – lista SINISTRA PER SIENA