Resta la speranza di vedere una governace effettivamente nuova
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Riceviamo e pubblichiamo da Circolo Città Domani, Lista Sinistra per Siena
SIENA. Le fortissime tensioni che hanno accompagnato la vicenda Monte dei Paschi negli ultimi mesi hanno costretto il sindaco Ceccuzzi ad una operazione che, cercando di salvare capra e cavoli, ha portato ad indicare per il nuovo CDA della Banca prima di tutto persone che garantiscono di non scoperchiare le pentole delle responsabilità passate, accompagnandole con altre che forniscono una solida copertura sul piano della professionalità e dei titoli accademici.
Il passaggio non è stato gestito nel modo più trasparente: fa specie sentir parlare di scelte autonome compiute dal Consiglio della Fondazione quando si sa benissimo che, dopo ore e giorni di inconcludente attesa, il tutto si è risolto con un bigliettino estratto dalla tasche di un fedelissimo di Ceccuzzi, che ha ricordato a tutti chi comanda davvero in città. Invece di un confronto alla luce del sole su criteri ed indirizzi di scelta e di un dibattito esplicito nelle varie sedi istituzionali, la questione si è risolta con il solito dirigismo, che porterà la presidenza della banca dalle mani di un inquisito (Mussari) a quelle di un suo pari (Profumo).
Eravamo stati facili profeti quando avevamo preannunciato che si sarebbero ristretti inesorabilmente i margini a disposizione di Ceccuzzi per continuare a contentare amici e clienti, che a questo giro sono dovuti restare fuori. Ora un partito come il PD, dove la politica è sempre di più la spartizione di posti tra componenti diverse, dovrà trovare un nuovo difficile equilibrio.
Ma il problema più grave continua a riguardare la Banca e la città. Il bilancio MPS per il 2011 sarà in grave perdita. Non ci sarà distribuzione di utili.
Si preannunciano tagli al numero ed alle retribuzioni del personale, ma nulla si fa contro sprechi evidenti che stanno dietro indirizzi e scelte sbagliate, anche nell’organizzazione aziendale.
La Fondazione non ha più una lira, nemmeno per pagare i debiti che ha contratto per aumentare il capitale della Banca, figuriamoci per le munifiche erogazioni del passato.
L’augurio è che, anche con il rinnovamento della compagine degli azionisti privati della Banca, si possa costruire nel suo complesso una governance effettivamente nuova, che sappia esprimere un’autonomia ed una capacità di iniziativa in grado di sottrarre il Monte dei Paschi al controllo asfissiante di un sistema politico tutto ripiegato su sé stesso e assolutamente inadeguato alle sfide che la situazione economica impone al sistema bancario italiano ed europeo.
Circolo Città Domani
Lista Sinistra per Siena