«Imposta insostenibile, futuro compromesso per le aziende»
SIENA. Imu iniqua e insostenibile, da cancellare per non compromettere il futuro delle aziende senesi. Si è incentrato sulla tanto contestata imposta, l’incontro fra il prefetto di Siena Renato Saccone ed una delegazione di Agrinsieme Siena, con il presidente e direttore di Cia Siena, Luca Marcucci e Roberto Bartolini, e di Confagricoltura Siena Giuseppe Bicocchi e Gianluca Cavicchioli. L’incontro con il prefetto era già stato annunciato in occasione della mobilitazione delle settimane scorse al casello A1 di Bettolle, quando oltre cinquecento agricoltori avevano manifestato contro l’Imu.
Agrinsieme Siena ha chiesto al prefetto Saccone di farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale delle difficoltà che stanno attraversando le aziende agricole senesi a causa dell’Imu. «Anche in seguito alle prime modifiche al testo sull’Imu – ha detto Agrinsieme – dei giorni scorsi con il passaggio al Senato, le risposte sono state insufficienti e non possono essere accettate dal mondo agricolo. Allo stato attuale è una normativa che penalizza inoltre le aziende che vogliono assumere personale e generare posti di lavoro». La richiesta delle organizzazioni di Agrinsieme è, infatti, la cancellazione o la modifica sostanziale della norma che ha ridotto sensibilmente i territori esenti da Imu.
Al prefetto sono stati illustrati anche alcuni esempi pratici di cosa voglia significare l’Imu per le aziende della provincia senese. Un agricoltore di Asciano ad esempio con una proprietà di 180 ettari (una parte anche nel comune di Monteroni), di cui 161 ettari a seminativi dovrà pagare 3.797 euro di Imu, e perché il comune ha applicato l’aliquota minima del 7,60. Un’azienda di Sovicille con 284 ettari di cui 173 a bosco e 45 a castagneto pagherà oltre 3mila euro di Imu. A Castellina in Chianti azienda di 23 ettari con 11 di vigneto e 8 di seminativi pagherà 1290 euro; mentre un’azienda di Sinalunga di 137 ettari prevalentemente pianeggiante e seminativo irriguo pagherà nel 2015 oltre 10mila euro (aliquota minima).
Al prefetto è stato illustrato il documento Agrinsieme che oltre all’’Imu evidenzia la necessità di accelerare l’applicazione della riforma della Pac; l’approvazione in tempi rapidi sul Psr e partire quanto prima con i bandi. «Il prefetto – concludono i rappresentanti di Agrinsieme – ci ha confermato che già in occasione della manifestazione di febbraio ha inviato al Governo la documentazione con il resoconto delle istanze dell’agricoltura senese e che si farà nuovamente carico di inviare a Roma le richieste che provengono dal territorio senese».