Il sindaco di Siena risponde alle polemiche di questi giorni
SIENA. Il Comune di Siena, al pari di circa altri 150 Comuni toscani, ha ricevuto nel mese di agosto una “pronuncia specifica” da parte della Corte dei Conti in merito al rendiconto 2013, primo rendiconto approvato da questa Amministrazione, di fatto ereditato dalla gestione commissariale.
“La pronuncia – sottolinea il sindaco Bruno Valentini – rileva il disavanzo sostanziale di circa due milioni di euro registrato dal Comune a fine 2013. Un dato dimezzato rispetto all’analogo risultato di fine 2012 e che è stato interamente recuperato nei mesi successivi, mediante la realizzazione di proventi da alienazioni di beni e mediante l’estinzione anticipata del debito. Ovviamente la Corte dei Conti potrà prendere in esame l’avvenuto risanamento solo col successivo rendiconto, non appena lo valuterà, così come avverrà per il consuntivo 2014, il cui disavanzo viene coperto nel 2015. Va sempre rammentato che, all’epoca, l’Ente era nel pieno di una tempesta finanziaria conseguente alla repentina cessazione dei contributi della Fondazione MPS, in un contesto di forte e generale riduzione delle risorse statali erogate agli enti locali, particolarmente pesante per Siena: sesto capoluogo in Italia per entità dei tagli”.
“La pronuncia – continua Valentini – richiede all’Ente l’accantonamento del fondo svalutazione crediti 2013 all’interno del risultato di amministrazione. Cosa che abbiamo già fatto! Ed è incredibile che chi commenta questa vicenda possa trascurare questo importantissimo risultato. Per l’accantonamento, di euro 970.000, abbiamo già provveduto con la delibera di riequilibrio del settembre 2014, come attestato nel rendiconto di gestione dello stesso anno approvato nel giugno scorso dal Consiglio Comunale. Per quanto concerne, invece, la verifica dei residui attivi più longevi nei confronti dello Stato e della Regione che possono essere a rischio di perenzione amministrativa (cioè di estinzione), il Comune si è impegnato a fornire un riscontro nel prossimo mese di settembre. Si tratta soprattutto di quote parziali del finanziamento di alcune opere pubbliche già concluse oppure che nel tempo non si è riusciti a completare, in genere per problemi tecnici, che puntiamo invece a realizzare interamente”.
“Per quanto concerne la contestazione sulla contabilizzazione per cassa delle entrate a specifica destinazione – sottolinea il primo cittadino – la nostra città l’ha ricevuta come la maggior parte degli enti locali toscani. Un’interpretazione, quella della sezione toscana della Corte dei Conti, ritenuta eccessivamente rigorosa sia dall’ANCI regionale, sia dalla stampa specializzata, tanto che l’IFEL nazionale (Istituto per la finanza degli Enti locali), ha prodotto una nota fortemente critica.
Il Comune di Siena ha comunicato alla Corte di essersi conformato nella gestione della cassa, a quanto richiesto nell’ispezione compiuta dal MEF ad inizio 2013. I criteri di contabilizzazione adottati dal Comune sono coerenti a quelli stabiliti dalla Ragioneria Generale dello Stato nel 2003, richiamati nella relazione dott. Cimbolini, dirigente ispettivo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Peraltro, proprio pochi giorni fa lo stesso MEF ha preso atto delle misure prese dal Comune di Siena ed ha ritenuto, con apposita nota, risolta tale criticità. L’amministrazione comunale risponderà nei termini di legge alla Corte dei Conti sez. Toscana, così come già risposto da oltre 100 Enti locali che sono stati raggiunti dalle analoghe pronunce della Sezione, deliberate precedentemente. Questi rilievi, di difficile lettura da parte di comuni cittadini, riguardano l’impostazione contabile delle varie poste di bilancio degli enti locali.
In verità, tutta la nostra comunità dovrebbe gioire dell’avvenuta sistemazione delle gravi criticità del bilancio comunale grazie alla razionalizzazione dei costi ed alle vendite immobiliari, fra cui l’ultima, decisiva, della ex scuola Alfieri. Questo percorso di risanamento è un fattore di stabilità amministrativa e consentirà di far ripartire alcuni investimenti pubblici, dedicati essenzialmente alla manutenzione ed alla cura del patrimonio comunale: scuole, strade e marciapiedi. Adesso siamo infatti in grado di proporre al Consiglio Comunale di autorizzare un allungamento del debito rappresentato dai BOC, che permetterà di disporre di oltre un milione e mezzo di euro all’anno nel prossimo triennio, da destinare appunto ad investimenti aggiuntivi. Guardiamo comunque con attenzione alle decisioni che il Governo assumerà sulla finanza locale, relativamente alla ipotizzata cancellazione della tassa sulla prima casa. Per il nostro comune la TASI costituisce un gettito elevato ed insostituibile e che quindi andrà integralmente compensato da un minore prelievo dello Stato sulle imposte comunali che oggi vengono riscosse dal Comune ma trasferite a Roma”.