"Siamo convinti che il primo invito da fare sia quello di andare a votare"
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1415008509329.jpg)
SIENA. Domenica prossima i cittadini italiani potranno andare a votare per il referendum, conosciuto come referendum per le trivelle, riguardante le concessioni di estrazione di gas e petrolio nel mar mediterraneo, rilasciate alle società petrolifere, che con una nuova legge sono state modificate per quanto riguarda la loro durata.
E’ un referendum che coinvolge l’attività di estrazione svolta su 92 piattaforme di 135 totali con concessione italiana, delle quali le restanti sono ubicate oltre le 12 miglia nautiche.
Con la normativa precedente possedendo già una concessione entro le 12 miglia (22 km circa) dalla costa, si doveva cessare l’attività di estrazione alla data di scadenza della stessa che, però, poteva essere prorogata una o più volte in caso di presenza ulteriore di petrolio o gas da estrarre; con la modifica inserita nella nuova legge si va avanti con l’attività di estrazione fino all’esaurimento del giacimento.
Votando NO viene mantenuta la parte della nuova legge che permette alle società petrolifere di continuare la loro attività estrattiva fino ad esaurimento del giacimento.
Votando SI, invece, questa parte della nuova legge viene abrogata e si ripristina quindi la situazione precedente che prevede l’interruzione delle attività di estrazione alla scadenza della concessione.
In continuità con il comportamento che abbiamo sempre tenuto richiamando sempre al rispetto della legge, anche in situazioni difficili, siamo convinti che il primo invito da fare sia quello di andare comunque a votare, lasciando che a decidere l’esito della consultazione sia un voto per il Si o per il NO, in piena libertà secondo le proprie convinzioni. E’ importante infatti che il cittadino si ricordi che votare è si un diritto, ma anche e soprattutto un dovere.