"Deve diventare il nuovo baricentro urbanistico di Siena"
SIENA. La Fortezza Medicea come centro espositivo permanente e ritrovo per i giovani senesi. Quello che proponiamo è la riconquista di un importante spazio cittadino non adeguatamente sfruttato . Uno spazio unico e suggestivo, lasciato al margine dalle recenti amministrazioni comunali, incuranti delle evidenti potenzialità di tale struttura. La sua capienza e le sue caratteristiche architettoniche consentirebbero infatti la realizzazione di progetti di diverso tipo, mirati a individuare una nuova centralità per alcune attività limitate al centro storico. È necessario attuare investimenti , anche strutturali, che potrebbero renderla un centro espositivo permanente con iniziative programmate durante tutto l’anno, seguendo il modello della Fortezza di Firenze, divenuta un grande polo fieristico congressuale. A beneficiare del recupero della Fortezza Medicea sarebbero anche i giovani. Il riferimento è alla tematica dei limiti posti a intrattenimento e somministrazione di alcolici entro una data fascia oraria. Infatti , la posizione marginale della Fortezza consentirebbe l a possibilità di organizzare eventi o iniziative di semplice intrattenimento senza tener conto della fiscalità dei limiti di orario. Inoltre , si potrebbe pensare a una forma di gestione che coinvolga anche gli esercen ti perché non considerino queste possibilità come concorrenza . Questa visione progettuale potrebbe permettere inoltre di dare nuova vita all’Enoteca attraverso una gestione che punti a sfrutta re il “Brand” Siena con iprodotti della nostra terra, sia vitivinicoli e oleari che gastronomici, riconoscibili nel mondo . Da prevedere dunque progetti di ricomposizione e riqualificazione degli spazi coperti e scoperti per destinazioni di tipo espositivo, seminari e stages e quant’altro, di cui la città evidenzia una cronica carenza. La riattivazione poi, di collegamenti vecchi e nuovi, compreso il suo attraversamento interno, potrebbero trasforma r la da Fortezza come “limite” da aggirare, a primo punto di approdo alla Città storica con la necessaria individuazione di aree destinate a servizi e altre funzioni di natura commerciale e artigianale. Il recupero, infine, dell’Anfiteatro come teatro all’aperto potrà dare una risposta immediata sia ai gruppi teatrali e musicali amatoriali presenti nella città, sia per l’organizzazione di eventi culturali di respiro nazionale e internazionale. Per realizzare tutto ciò non si può prescindere dalcoinvolgimento degli altri enti e realtà associative della città, compresa la f on damentale collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena. Ciò che auspichiamo dunque è il mantenimento di un simbolo della nostra città, ma anche la sua conversione in qualcosa di dinamico e fruibile.