E inconsapevoli del male che arrecano alla città, perché troppo ignari della città stessa e dei suoi valori"

SIENA. Occuparsi della nomina del direttore del SMS in un momento in cui la città vede a rischio centinaia di posti di lavoro e minata la sicurezza di un futuro prospero, può sembrare un esercizio di semplice polemica, tuttavia siamo persuasi del contrario.
Se leggiamo l’avviso di selezione Comunale: (http://www.beniculturali.it/
Quello che sorprende in questa vicenda, che potrebbe facilmente essere catalogata come l’ennesimo affronto all’intelligenza della città e come l’ennesimo atto di incapacità nella committenza (non viene il dubbio che la persona sia stata scelta altrove?), sono le reazioni del partito egemone, che, proprio per bocca di Rita Petti, sostiene la scelta di Bruno Valentini sul SMS. Speriamo intanto di stimolare dei chiarimenti!
Di fatto questo signore arriverà a Siena con un trattamento economico di tutto rispetto (43mila euro come trattamento area dirigenza sommati a 46 mila euro di retribuzione annua e quella di risultato sino ad un massimo del 30% della retribuzione di posizione), ciò nel momento in cui le diete dimagranti all’interno del Comune ne hanno devastato la macchina organizzativa, ma soprattutto, in una prospettiva cittadina di grave crisi del lavoro, nella quale decine, se non centinaia, di lavoratori e giovani scienziati rischiano di doversi ricollocare altrove. Il caso di Siena Biotech è di esempio: scienziati di chiara fama, con lauree e tirocini post lauream di livello internazionale, tesi complesse (non certo sul teatro sperimentale) e con alle spalle studi sofisticati, non solo non hanno mai avuto la speranza di raggiungere simili livelli retributivi, ma ora devono (se vogliono continuare il loro percorso scientifico) andarsene via.
Analogo destino si addensa sui ricercatori della GSK così come sui tantissimi nostri giovani che da subito hanno dovuto emigrare.
Quale pessimo esempio questo del SMS!
E’ uno schiaffo alla dignità di questa città che di “smart “ aveva già moltissimo, moltissimo tempo prima che il vice-sindaco e gli altri smart boys ci prendessero in giro con questo tormentone. La beffa trova il suo completamento se si considera che il comune di Siena si è prefisso di intercettare fondi europei Horizon 2020, non tanto in ambito scientifico, quanto in ambito “culturale e creativo“, affidandosi proprio al professor Sacco, senza considerare alternative, magari cittadine. Forse sindaco e smart boys dimenticano che Siena rischia di perdere il suo prestigio nella ricerca biotecnologica e biomedica, essi forse ignorano che il futuro di questo distretto dipende dall’attrattiva che esso deve essere in grado di esercitare rispetto ad agguerritissimi concorrenti internazionali. In tale prospettiva la paccottiglia gastro-entero-eco-fitness, di cui sono profeti indiscussi assieme alla loro sacerdotessa Pallai, non gioca alcun ruolo.
Infine, e questo è più grave, in una città colpita duramente nella sua virtù e nella sua immagine, le pesanti vicende giudiziarie di Valentini condizionano drammaticamente il futuro ed il presente. Il sentimento che accomuna il nostro giudizio sia sull’attualità che su quasi tutti gli atti di questo sindaco, del suo vicesindaco e di molti nella giunta si può riassumere in una parola: imbarazzo. Sono dei personaggi imbarazzanti alla guida di una Siena, che punta dritta al disastro, pedalando sorridenti. Imbarazzanti ed inconsapevoli del male che arrecano alla città, perché troppo ignari della città stessa e dei suoi valori. Una città che nonostante decenni di sfregi politici continua a rappresentare qualcosa grande per noi che la viviamo e per tutti quelli che nel mondo la amano.
Eugenio Neri, Giuseppe Giordano ed Enrico Tucci