La segreteria di Siena replica al presidente della Regione
SIENA. “Il presidente Rossi che invita i toscani ad accogliere i profughi in casa, quanti profughi ha sotto il suo tetto?”, è la domanda che la segreteria provinciale Ncd di Siena rivolge al presidente uscente e candidato Pd, che nei giorni scorsi si era rivolto direttamente ai toscani per invitarli a mettere a disposizione le proprie case sfitte da destinare ai profughi. “Non solo, il governatore ha pure detto che le case da destinare ai profughi ‘meglio se non sono appartamenti di un condominio’, ci mancava solo che mettesse l’annuncio: cercasi villetta immersa nel verde”, aggiunge con ironia la segreteria provinciale Ncd di Siena.
“Ci chiediamo se Rossi sappia con quanta fatica e anni di lavoro, un normale cittadino riesca ad avere le risorse per una casa di proprietà, quella casa che ora dovrebbe mettere a disposizione dei profughi che la Regione, ci par di capire, non sa come gestire. L’accoglienza per i profughi deve certo essere improntata alla solidarietà, ma per come la intendiamo noi è ben diversa e deve essere una soluzione temporanea che tenga conto in primis delle esigenze dei toscani che per una vita hanno pagato le tasse, e solo dopo di chi arriva da fuori. Il modello dell’accoglienza a porte aperte ha infatti dimostrato di essere un fallimento e di portare con sé rischi di tensioni sociali di cui non si sente assolutamente il bisogno”, conclude Ncd Siena.