"Non si può restare immobili di fronte a notizie così drammatiche"
SIENA. “Un profondo rosso da oltre 5 miliardi, un annunciato aumento di capitale che passa da 2,5 a 3 miliardi dopo quello della scorsa estate da 5 miliardi, l’ennesimo bilancio approvato con il segno meno. Il tutto condito dal solito annuncio che il 2015 sarà l’anno del rilancio. Questo il quadro di Banca Mps su cui non è più rimandabile l’apertura di un confronto trasparente con la città”. Si apre così un intervento della segreteria provinciale del Nuovo Centrodestra di Siena sulla situazione del Monte.
“Stiamo assistendo a un susseguirsi di notizie che potrebbero ulteriormente sconvolgere il futuro di Siena: dal monito del presidente della Fondazione, Marcello Clarich, di ‘preparaci a perdere la Banca’, ai numeri appeni resi noti dal Cda di Rocca Salimbeni che fotografano la perdita record del Monte, fino all’annuncio che prima si farà il maxi-aumento di capitale e poi si aprirà il dossier aggregazioni. Il destino della Banca insomma appare sempre più complesso e non è pensabile che la città stia guardare mentre nelle stanze dei bottoni si prendono decisioni così importanti per il futuro del territorio”, prosegue la nota.
“Serve immediatamente un’azione da parte dell’amministrazione comunale così come accadrebbe in qualunque città del mondo quando la principale azienda del territorio si trova in difficoltà. E invece il sindaco Valentini e tutto il gruppo dirigente del Pd se ne resta in silenzio quando al contrario sarebbe necessario invitare in consiglio comunale con urgenza i vertici di Rocca Salimbeni ovvero il trio Profumo-Viola-Dalla Riva e quelli di Palazzo Sansedoni per riferire e spiegare alla città cosa ne sarà della Banca fondata dai senesi oltre 5 secoli fa”, attacca Ncd.
“Se si hanno a cuore i posti di lavoro diretti e indiretti, il legame della città con il Monte e il futuro dei nostri ragazzi non si può restare immobili di fronte a notizie così drammatiche. E’ necessario al contrario aprire immediatamente un confronto diretto e trasparente sulla Banca, tanto più in vista dell’ormai prossima scadenza dell’attuale Cda”, si legge ancora nella nota.
“La nostra è una richiesta semplice e chiara su cui ci auguriamo che, almeno stavolta, Valentini voglia rispondere oppure dovremo pensare che sulle questioni della Banca e della Fondazione sia più comodo non parlare o che, al massimo, il sindaco attenda prima indicazioni via sms da Roma o Firenze?”, conclude la nota della segreteria provinciale Ncd.