Intervento sulla inascoltata richiesta di dimissioni ai membri del Cda
SIENA. “Siena si ritrova nuovamente sotto i riflettori per una vicenda grottesca di poltrone di cui non si sentiva certo il bisogno”. Questo il commento della segreteria del Nuovo centrodestra provinciale di Siena riguardo alle notizie riportate sui mass media, locali e nazionali, sulla richiesta di dimissioni da parte del neopresidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich a quattro membri del Cda per dare rappresentanza ai nuovi soci della Banca. Una richiesta che “per il momento è rimasta lettera morta e che ha nuovamente riportato alla ribalta l’immagine di una città animata da guerre per bande e grovigli politici di cui non si sentiva proprio la necessità. Il tutto – prosegue la nota del Nuovo Centrodestra – mentre il sindaco Valentini con la consueta leggerezza non più di qualche giorno fa dava la ‘soluzione a un passo’. Dichiarazione poi, chiaramente, smentita dai fatti”. Secondo Ncd “siamo di fronte a un’ennesima figuraccia per la città e ciò che stupisce sono anche le indiscrezioni di stampa per cui Clarich avrebbe offerto 50mila euro come risarcimento per ‘mancato preavviso’ ai membri del Cda di Palazzo Sansedoni oltre a incarichi e consulenze. Vorremmo ricordare al neo presidente della Fondazione Mps che le risorse che si trova ad amministrare appartengono alla comunità senese e dunque ci piacerebbe che smentisse le notizie apparse sulle stampa per salvaguardare la reputazione di Siena e della sua Fondazione”. E infine “per risolvere la questione della rappresentanza dei soci internazionali il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, non potrebbe convocare un’assemblea straordinaria per azzerare il Cda?”, conclude la nota della segreteria senese di Ncd.