SIENA.“Quella che il Ministro Gelmini spaccia per riforma della scuola in realtà è un’operazione di tagli indiscriminati che provocherà un peggioramento della qualità dell’istruzione. La mannaia di Tremonti si sta abbattendo inesorabilmente sul futuro dei nostri ragazzi e del nostro Paese”. Con queste parole Marco Nasorri, capogruppo del Partito democratico in consiglio provinciale, interviene in merito alle politiche del governo sull’istruzione, esprimendo pieno sostegno alla mobilitazione promossa dai sindacati della scuola per oggi, giovedì 3 giugno e domani, venerdì 4 giugno.
L’attacco al sistema scolastico nazionale “Condividiamo – prosegue Nasorri – il profondo disagio e le preoccupazioni per quanto sta accadendo alla scuola pubblica italiana, sottoposta ad un duro taglio di risorse finanziarie e di personale, proprio nel momento in cui aumenta il numero degli studenti. Nel triennio 2009 – 2011 il calo del personale previsto è di 132 mila unità: un licenziamento di massa che impoverisce l’istruzione pubblica italiana, allontanandoci dell’Europa. Una situazione che preannuncia un drastico peggioramento della qualità dell’ istruzione e dei servizi offerti che finirà per negare il diritto alla pari condizioni di educazione, di vita e di lavoro”.
La situazione in provincia di Siena “Anche in provincia di Siena – continua Nasorri – la situazione è molto grave. Nell’anno scolastico 2008 – 2009 sono stati ‘tagliate’, tra insegnanti e personale non docente, 150 persone. Per i prossimi anni la situazione sarà come sappiamo ancora peggiore, con ulteriori posti in meno, classi più numerose, minore tempo pieno, meno ore di sostegno e con il concreto rischio che alcuni istituti periferici del nostro territorio possano essere molto ridimensionati. I tagli – continua il capogruppo del Pd – scaricano ancora una volta sugli enti locali e sulle famiglie le spese di gestione della scuola. Il consiglio provinciale ha più volte rinnovato la richiesta al governo centrale un preciso impegno ed un’inversione di tendenza, investendo risorse nella scuola pubblica. Nel corso dell’ultimo consiglio abbiamo richiesto di togliere dal Patto di stabilità le spese per investimenti sulla sicurezza degli edifici scolastici, ed individuare criteri oggettivi per la destinazione delle risorse destinate a tali interventi. Le risorse destinate per questi interventi, ad oggi, in Provincia di Siena sono pari a zero. Per questo il Pd e tutta la maggioranza consiliare sono al fianco dei lavoratori , delle famiglie degli studenti in stato di mobilitazione per salvare migliaia di posti di lavoro, per costruire una scuola moderna ed efficiente, per assicurare nella nostra provincia un sistema formativo di qualità”.
Un governo che ‘taglia’ risorse e cancella il futuro dei giovani “L’unico obiettivo del Governo – afferma Nasorri – è tagliare risorse alla scuola per fare cassa sulla spalle dei nostri giovani. Anche il decreto cosiddetto ‘salva precari’ è, nella realtà, un provvedimento vuoto che garantisce solo una minima parte di precari, mentre si cerca di confondere le idee dell’opinione pubblica lanciando proposte provocatorie e bizzarre come quella dell’inizio dell’anno scolastico ad ottobre. L’impoverimento della scuola pubblica penalizzerà il contesto socio economico dell’Italia e le prospettive delle giovani generazioni, proprio nel momento in cui tutti i paesi più avanzati stanno facendo leva sull’istruzione e la formazione per crescere e superare la crisi”.
L’attacco al sistema scolastico nazionale “Condividiamo – prosegue Nasorri – il profondo disagio e le preoccupazioni per quanto sta accadendo alla scuola pubblica italiana, sottoposta ad un duro taglio di risorse finanziarie e di personale, proprio nel momento in cui aumenta il numero degli studenti. Nel triennio 2009 – 2011 il calo del personale previsto è di 132 mila unità: un licenziamento di massa che impoverisce l’istruzione pubblica italiana, allontanandoci dell’Europa. Una situazione che preannuncia un drastico peggioramento della qualità dell’ istruzione e dei servizi offerti che finirà per negare il diritto alla pari condizioni di educazione, di vita e di lavoro”.
La situazione in provincia di Siena “Anche in provincia di Siena – continua Nasorri – la situazione è molto grave. Nell’anno scolastico 2008 – 2009 sono stati ‘tagliate’, tra insegnanti e personale non docente, 150 persone. Per i prossimi anni la situazione sarà come sappiamo ancora peggiore, con ulteriori posti in meno, classi più numerose, minore tempo pieno, meno ore di sostegno e con il concreto rischio che alcuni istituti periferici del nostro territorio possano essere molto ridimensionati. I tagli – continua il capogruppo del Pd – scaricano ancora una volta sugli enti locali e sulle famiglie le spese di gestione della scuola. Il consiglio provinciale ha più volte rinnovato la richiesta al governo centrale un preciso impegno ed un’inversione di tendenza, investendo risorse nella scuola pubblica. Nel corso dell’ultimo consiglio abbiamo richiesto di togliere dal Patto di stabilità le spese per investimenti sulla sicurezza degli edifici scolastici, ed individuare criteri oggettivi per la destinazione delle risorse destinate a tali interventi. Le risorse destinate per questi interventi, ad oggi, in Provincia di Siena sono pari a zero. Per questo il Pd e tutta la maggioranza consiliare sono al fianco dei lavoratori , delle famiglie degli studenti in stato di mobilitazione per salvare migliaia di posti di lavoro, per costruire una scuola moderna ed efficiente, per assicurare nella nostra provincia un sistema formativo di qualità”.
Un governo che ‘taglia’ risorse e cancella il futuro dei giovani “L’unico obiettivo del Governo – afferma Nasorri – è tagliare risorse alla scuola per fare cassa sulla spalle dei nostri giovani. Anche il decreto cosiddetto ‘salva precari’ è, nella realtà, un provvedimento vuoto che garantisce solo una minima parte di precari, mentre si cerca di confondere le idee dell’opinione pubblica lanciando proposte provocatorie e bizzarre come quella dell’inizio dell’anno scolastico ad ottobre. L’impoverimento della scuola pubblica penalizzerà il contesto socio economico dell’Italia e le prospettive delle giovani generazioni, proprio nel momento in cui tutti i paesi più avanzati stanno facendo leva sull’istruzione e la formazione per crescere e superare la crisi”.