Pd, Idv e la Sinistra chiedono all'esecutivo una corretta informazione sui quattro quesiti
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SIENA. Un ordine del giorno è stato presentato dai gruppi Pd, Idv e la Sinistra in Consiglio provinciale a sostegno del sì ai referendum del 12 e 13 giungo e per chiedere al Governo di impegnarsi in una corretta informazione sui quesiti referendari. “Sosteniamo quattro sì ai referendum – dichiara Marco Nasorri, capogruppo Pd in Consiglio provinciale. – Due sui quesiti che riguardano la gestione del servizio idrico, uno per dire ‘no’ al nucleare e l’ultimo contro il legittimo impedimento: una norma immorale e ingiusta, voluta da Berlusconi per impedire i processi a proprio carico, snaturando il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Occorre promuovere una corretta informazione, al contrario di quanto sta facendo il Governo che è invece impegnato a sminuire l’importanza dei referendum affinché non si raggiunga il quorum”.
L’acqua, bene pubblico. “L’acqua è un bene pubblico – prosegue Nasorri – e deve essere resa fruibile a tutti, attraverso servizi efficienti, trasparenti e a costi equi. Occorre contrastare la privatizzazione selvaggia voluta dai governi di centrodestra. Consegnare la gestione del servizio a soggetti privati, mossi solo dalle logiche del solo profitto, è sbagliato. Solo una gestione pubblica può garantire i necessari controlli e gli investimenti che servono per migliorare la rete, ridurre la dispersione di acqua e migliorare il servizio riducendo i costi per le famiglie”.
Sabotaggio dei referendum e politica energetica allo sbando. “Sul nucleare il governo cerca di confondere gli italiani con la presunta moratoria di un anno dopo i tragici fatti del Giappone, ulteriore dimostrazione dei pericoli legati alla radioattività, per non parlare dei problemi irrisolti relativo allo smaltimento delle scorie. La mossa del Governo è scorretta perché punta solo ad impedire al popolo di manifestare la sovranità che gli appartiene, come dice l’art. 1 della Costituzione. Sul fronte energetico il Governo ha mostrato di non avere la benché minima strategia di lungo termine: prima ha scelto di tornare al nucleare, poi ha cancellato il piano per la costruzione di nuove centrali, poi ha approvato provvedimenti che colpiscono le fonti rinnovabili, che sono quelle sulle quali dovremmo invece puntare con decisione e con coraggio coma fa la provincia di Siena con il progetto Carbon Free 2015”.