MONTALCINO. Nasce con l’approvazione del Consorzio del Brunello la Fondazione territoriale Brunello di Montalcino, che riprende il modello di quelle bancarie e sosterrà i progetti di sviluppo del territorio, dal turismo al sociale, dal restauro di beni artistici all’integrazione.
La gestione autonoma sarà sostenuta grazie a contributi volontari da parte dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a a ‘fascetta’: il budget iniziale previsto è tra i 150 e i 200mila euro. In una nota il Consorzio specifica che, grazie alla Fondazione, il ‘sistema Montalcino’ sarà più forte. La Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, non sarà comunque a partecipazioni e contributi esterni. Il cda, che eleggerà il presidente entro maggio, sarà composto da 7 consiglieri di cui 5 indicati dal Consorzio ed uno dal sindaco di Montalcino, egli stesso membro del cda, scelto tra le realtà rappresentative del mondo imprenditoriale. La scelta di inserire il sindaco di Montalcino nel board – in veste istituzionale e senza alcun ruolo politico – vuole essere un contributo alla migliore comprensione di quali siano ambiti e progetti che necessitano di maggiore intervento.
I contributi non saranno distribuiti a pioggia ma, di anno in anno, puntando su progetti e idee concrete e ben delineate.
Come sottolinea il presidente Fabrizio Bindocci “questa iniziative evidenzia il nuovo ruolo dei consorzi che da ente di tutela stanno diventando attori insostituibili della crescita e promozione dei territori. Un’esperienza, quella di una Fondazione di un Consorzio del Vino, già sperimentata in passato (dal Consorzio del Chianti Classico che, nel 1991, ha lanciato una sua Fondazione, per la tutela del territorio e valorizzazione dei suoi beni artistici, culturali e ambientali). Ma – prosegue Bindocci – che con alcune peculiarità, e con il valore del brand del Brunello di Montalcino, tra i più forti a livello mondiale, potrebbe aprire una strada virtuosa che altre importanti denominazioni del vino italiano che, in qualche modo, diventano “banche” per i loro territori. E’ un modello innovativo perché il valore aggiunto creato da Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere.”
Per il vicepresidente Bernardo Losappio – che ha curato tutto l’iter che ha portato alla creazione della Fondazione – “è uno strumento importante ed interessante per il territorio, uno strumento innovativo che vorremmo lasciare come ultimo segno di questo Consiglio che concluderà il proprio mandato a maggio 2016. Noi crediamo nel ruolo del Consorzio come forza economica che deve essere parte attiva dello sviluppo del territorio, territorio che nel suo complesso è uno dei grandi elementi che danno valore al Brunello di Montalcino e lo rendono unico, così come il Brunello continua a rendere importante Montalcino nel mondo”.