Cresti: "Proponiamo un nuovo approccio alla città"
di Filippo Tozzi – foto di Corrado De Serio
SIENA. Sono giorni di fermento per la vita pubblica senese. Le notizie riguardanti Banca e Fondazione si susseguono a ritmo incalzante, ed anche il panorama politico non è immune dal fermento. Questa mattina, è stato presentato “Nero su Bianco”. “Un movimento che si distacca volontariamente dal mondo dei partiti – ha spiegato il presidente Gabriele Cresti – Un movimento trasversale, che raccoglie professionisti provenienti dagli ambiti più diversi, ma uniti dal comune obiettivo di trovare soluzione condivise per risolvere i gravi problemi che stanno affliggendo la città”.
La presa di distanza dai partiti tradizionali è stata uno dei temi caldi: “Sono parte del problema, con i loro riti bizantini e le contrapposizioni ideologiche che perdono di vista il bene della città”. “Sono in larga misura composti da professionisti della politica, mentre noi siamo in prestito dalle rispettive professioni – ha proseguito Giovanna Neri – Quindi le adesioni di persone comuni che portano alla ribalta i problemi dei cittadini sono più che benvenute. Sarebbe bello che la base sociale si prendesse in carico il compito di ribaltare l’attuale situazione di crisi generalizzata”. Su questo filone, il neonato movimento ha illustrato le ragioni che ne hanno determinato la composizione. “Faccio un esempio che parte dalla mia situazione personale – ha dichiarato Duccio Meiattini – Mi sono trovato di fronte ad una scelta. Da un lato l’attesa di un cambiamento dell’attuale situazione. Dall’altra un impegno in prima persona. Ho scelto la seconda anche perché non vedo prospettive per i miei figli ed in generale le generazioni più giovani”. Il gruppo fondatore è composto da 6 membri: Gabriele Cresti, Massimo Gasparri, Alessandro Griccioli, Duccio Meiattini, Giovanna Neri, Alessandro Piccini.
Tra di essi, il nome che suscita maggiore curiosità è quello di Alessandro Piccini, ex presidente del Consiglio Comunale ed uno dei “dissidenti” PD. “Tutti noi conosciamo da tempo Alessandro Piccini – ha proseguito Meiattini – La ragione della sua adesione a Nero su Bianco non è diversa rispetto a quella di ognuno di noi”. I più maliziosi potrebbero ritenere la sua presenza come una sorta di traino futuro all’ingresso degli altri “dissidenti”. “Non siamo preclusivi nei confronti di nessuno – ha ribadito Gabriele Cresti – Il nostro scopo è quello di creare una base nuova che possa ideare le soluzioni ai problemi della città. Adesso stiamo proponendo un metodo di formazione di questa base. Un metodo diverso dalle logiche partitiche perché esente dalle imposizioni e dalle contrapposizioni ideologiche. Siamo disposti a parlare con chiunque e non diciamo nessun no a priori. L’importante è che il dialogo, con tutti i soggetti che vorranno instaurarlo, sia fondato sulle nostre premesse di metodo. Un approccio che abbandoni le divisioni di parte a favore delle necessità di una città che sta affrontando una crisi generalizzata”.
SIENA. Sono giorni di fermento per la vita pubblica senese. Le notizie riguardanti Banca e Fondazione si susseguono a ritmo incalzante, ed anche il panorama politico non è immune dal fermento. Questa mattina, è stato presentato “Nero su Bianco”. “Un movimento che si distacca volontariamente dal mondo dei partiti – ha spiegato il presidente Gabriele Cresti – Un movimento trasversale, che raccoglie professionisti provenienti dagli ambiti più diversi, ma uniti dal comune obiettivo di trovare soluzione condivise per risolvere i gravi problemi che stanno affliggendo la città”.
La presa di distanza dai partiti tradizionali è stata uno dei temi caldi: “Sono parte del problema, con i loro riti bizantini e le contrapposizioni ideologiche che perdono di vista il bene della città”. “Sono in larga misura composti da professionisti della politica, mentre noi siamo in prestito dalle rispettive professioni – ha proseguito Giovanna Neri – Quindi le adesioni di persone comuni che portano alla ribalta i problemi dei cittadini sono più che benvenute. Sarebbe bello che la base sociale si prendesse in carico il compito di ribaltare l’attuale situazione di crisi generalizzata”. Su questo filone, il neonato movimento ha illustrato le ragioni che ne hanno determinato la composizione. “Faccio un esempio che parte dalla mia situazione personale – ha dichiarato Duccio Meiattini – Mi sono trovato di fronte ad una scelta. Da un lato l’attesa di un cambiamento dell’attuale situazione. Dall’altra un impegno in prima persona. Ho scelto la seconda anche perché non vedo prospettive per i miei figli ed in generale le generazioni più giovani”. Il gruppo fondatore è composto da 6 membri: Gabriele Cresti, Massimo Gasparri, Alessandro Griccioli, Duccio Meiattini, Giovanna Neri, Alessandro Piccini.
Tra di essi, il nome che suscita maggiore curiosità è quello di Alessandro Piccini, ex presidente del Consiglio Comunale ed uno dei “dissidenti” PD. “Tutti noi conosciamo da tempo Alessandro Piccini – ha proseguito Meiattini – La ragione della sua adesione a Nero su Bianco non è diversa rispetto a quella di ognuno di noi”. I più maliziosi potrebbero ritenere la sua presenza come una sorta di traino futuro all’ingresso degli altri “dissidenti”. “Non siamo preclusivi nei confronti di nessuno – ha ribadito Gabriele Cresti – Il nostro scopo è quello di creare una base nuova che possa ideare le soluzioni ai problemi della città. Adesso stiamo proponendo un metodo di formazione di questa base. Un metodo diverso dalle logiche partitiche perché esente dalle imposizioni e dalle contrapposizioni ideologiche. Siamo disposti a parlare con chiunque e non diciamo nessun no a priori. L’importante è che il dialogo, con tutti i soggetti che vorranno instaurarlo, sia fondato sulle nostre premesse di metodo. Un approccio che abbandoni le divisioni di parte a favore delle necessità di una città che sta affrontando una crisi generalizzata”.
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