SIENA. Da Alessandro Nannini, candidato sindaco di “Io amo Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Amare Siena vuol dire salvaguardare le risorse e le ricchezze della nostra città, contrastando chi le ha sperperate e se ne è appropriato per decenni, e non sbagliare qualche affissione, di cui mi scuso personalmente con tutti i senesi”. È quanto risponde Alessandro Nannini all’esposto del Partito Democratico relativo alle affissioni “selvagge” dei manifesti della lista “Io Amo Siena”. “Si è trattato di un errore ingenuo di cui mi scuso in prima persona, un errore commesso a causa dell’entusiasmo e della giovinezza di alcuni nostri militanti, che hanno offerto la propria disponibilità per la campagna elettorale per l’affissione dei manifesti. Noi non disponiamo delle risorse economiche per far affiggere i manifesti a società di attacchini di professione, come fa il Partito Democratico, che evidentemente beneficia di altro genere di fondi, ricavati dalla banca e dalla Fondazione, che negli ultimi anni è stata depauperata con un’ingordigia senza pari da persone che mi vergogno a definire miei concittadini. Il vero attacco selvaggio alla nostra città lo fa gente di questo calibro, che oggi vuole ergersi a moralizzatore della campagna elettorale, accusando me per qualche manifesto attaccato fuori dagli spazi, di cui pure mi assumo tutta la responsabilità, a fronte di un fallimento amministrativo sconvolgente, tanto che la stessa manutenzione delle strade, delle aree verdi, la raccolta dei rifiuti, la cura dei palazzi e del patrimonio storico ed architettonico di Siena viene avvertita dai senesi come carente e prioritaria. Il Partito Democratico si preoccupi dei reali problemi della città, che sono innumerevoli e sotto gli occhi di tutti: turismo, infrastrutture, spesa pubblica fuori controllo, mancanza di un’offerta culturale integrata e continuativa, assenza di servizi e collegamenti tra le varie aree della città. I signori che hanno sulla loro coscienza questo genere di responsabilità, dovrebbero ringraziare il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per aver salvato la banca dalla bancarotta con i tanto criticati bond, altrimenti Siena avrebbe perso una delle istituzioni che costituiscono il cuore pulsante dell’economia cittadina, regionale e nazionale. Ingigantire aspetti marginali della campagna elettorale per nascondere questi veri e propri misfatti – conclude Nannini – è sintomatico di una classe dirigente al collasso che ha bisogno di distogliere l’attenzione dei senesi dalle proprie malefatte”.
“Amare Siena vuol dire salvaguardare le risorse e le ricchezze della nostra città, contrastando chi le ha sperperate e se ne è appropriato per decenni, e non sbagliare qualche affissione, di cui mi scuso personalmente con tutti i senesi”. È quanto risponde Alessandro Nannini all’esposto del Partito Democratico relativo alle affissioni “selvagge” dei manifesti della lista “Io Amo Siena”. “Si è trattato di un errore ingenuo di cui mi scuso in prima persona, un errore commesso a causa dell’entusiasmo e della giovinezza di alcuni nostri militanti, che hanno offerto la propria disponibilità per la campagna elettorale per l’affissione dei manifesti. Noi non disponiamo delle risorse economiche per far affiggere i manifesti a società di attacchini di professione, come fa il Partito Democratico, che evidentemente beneficia di altro genere di fondi, ricavati dalla banca e dalla Fondazione, che negli ultimi anni è stata depauperata con un’ingordigia senza pari da persone che mi vergogno a definire miei concittadini. Il vero attacco selvaggio alla nostra città lo fa gente di questo calibro, che oggi vuole ergersi a moralizzatore della campagna elettorale, accusando me per qualche manifesto attaccato fuori dagli spazi, di cui pure mi assumo tutta la responsabilità, a fronte di un fallimento amministrativo sconvolgente, tanto che la stessa manutenzione delle strade, delle aree verdi, la raccolta dei rifiuti, la cura dei palazzi e del patrimonio storico ed architettonico di Siena viene avvertita dai senesi come carente e prioritaria. Il Partito Democratico si preoccupi dei reali problemi della città, che sono innumerevoli e sotto gli occhi di tutti: turismo, infrastrutture, spesa pubblica fuori controllo, mancanza di un’offerta culturale integrata e continuativa, assenza di servizi e collegamenti tra le varie aree della città. I signori che hanno sulla loro coscienza questo genere di responsabilità, dovrebbero ringraziare il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per aver salvato la banca dalla bancarotta con i tanto criticati bond, altrimenti Siena avrebbe perso una delle istituzioni che costituiscono il cuore pulsante dell’economia cittadina, regionale e nazionale. Ingigantire aspetti marginali della campagna elettorale per nascondere questi veri e propri misfatti – conclude Nannini – è sintomatico di una classe dirigente al collasso che ha bisogno di distogliere l’attenzione dei senesi dalle proprie malefatte”.