"Centinaia i nomi nei cda legati al PD"

SIENA. In questi ultimi giorni a leggere alcuni giornali si potrebbe ritenere che a Siena il partito di riferimento degli amministratori di Banca Mps fosse il Pdl romano e fiorentino. Ma fateci il piacere! Anche le pietre sanno che non è così. In realtà si vuole accreditare la tesi che, se sistema c’era, si trattava di un sistema trasversale che premiava tutti. Tutti nel sistema… nessun sistema. Anche questa è una bugia. In realtà c’era e c’è ancora un sistema legato a un Partito che, in alcuni limitati casi non poteva prescindere dalla presenza minoritaria e spesso impotente anche degli altri, opposizione compresa. Un sistema, irrobustitosi nel tempo, fondato, questo è il punto incontrovertibile, lungo la linea Pci-Pds-Ds PD e, ovviamente, con l’aggiunta di alcuni loro “compagni” di strada, della sinistra, di indipendenti. Ciò che ci meraviglia è che si tenti di nascondere una semplice verità che nascosta non è. In fondo basterebbe prendere nove anni di nomine effettuate dalla Fondazione nel CDA di Mps e da questo nei Consigli e nei Collegi delle società controllate per trovare i criteri del sistema: ex funzionari di partito, ex amministratori pubblici (talvolta ancora in carica), professionisti legati e collegati, ex sindacalisti, funzionari delle cosiddette “organizzazioni di massa”, amici da premiare, i cosiddetti “fiori all’occhiello”. Decine e decine di persone. Tutte rispettabili? Sicuramente. I loro curricula hanno passato il vaglio di Banca d’Italia e di quant’altri dovevano valutarli. Se qualcuno mette in fila i nomi, cosa assai facile dal momento che non sono segreti – anzi sono tutti pubblicati in camera di commercio – vedrete che il “sistema” risulterà chiaramente visibile e ricostruibile senza neppure l’aiuto di grandi investigatori.
Sappiamo bene che una volta fatto l’elenco si parlerebbe immediatamente di macchina del fango. Molto probabilmente a ragione. Molte persone specchiate, si sentirebbero ” messe alla berlina” per il semplice fatto di essere indicate come cooprotagoniste o anche semplici comparse di un sistema. Anche perché c’è chi ha girato più cda, chi invece uno solamente, chi ha fatto un solo mandato, chi due, chi tre o anche quattro…. Il sistema c’era. Non sappiamo se sia vera la notizia che raccontata in alcuni ambienti che vogliono accreditarsi come ben informati, che all’inizio degli anni duemila, il maggior esponente politico del PD, avrebbe proposto un elenco (la carica dei cento? i cento in attesa di carica?) da cui gli “enti di riferimento” avrebbero dovuto attingere per le nomine degli anni successivi … ma il sistema c’era. Noi che abbiamo ben presente l’importanza della salvaguardia delle Istituzioni senesi, scindendo i fatti e le indagini dal fumo, ci aspettiamo almeno un segno di autocritica dal parte del PD; un gesto di “discontinuità”. Altrimenti, se a noi dovesse toccare l’onere della prova, dimostrare l’esistenza del sistema, ci troveremmo – controvoglia – costretti a fare centinaia di nomi e cognomi di persone nominate nei CdA legate al PD, alla maggioranza di Sinistra, candidatesi nelle liste di centro sinistra alle elezioni, facenti parte dei comitati elettorali di candidati di sinistra, a cui si aggiungono anche i miracolati che quando erano di centro destra non erano forse considerati nominabili, poi, passati alla sinistra sono andati a ricoprire ruoli di primo piano non solo nelle Società del gruppo MPS e sue controllate.
Sappiamo bene che una volta fatto l’elenco si parlerebbe immediatamente di macchina del fango. Molto probabilmente a ragione. Molte persone specchiate, si sentirebbero ” messe alla berlina” per il semplice fatto di essere indicate come cooprotagoniste o anche semplici comparse di un sistema. Anche perché c’è chi ha girato più cda, chi invece uno solamente, chi ha fatto un solo mandato, chi due, chi tre o anche quattro…. Il sistema c’era. Non sappiamo se sia vera la notizia che raccontata in alcuni ambienti che vogliono accreditarsi come ben informati, che all’inizio degli anni duemila, il maggior esponente politico del PD, avrebbe proposto un elenco (la carica dei cento? i cento in attesa di carica?) da cui gli “enti di riferimento” avrebbero dovuto attingere per le nomine degli anni successivi … ma il sistema c’era. Noi che abbiamo ben presente l’importanza della salvaguardia delle Istituzioni senesi, scindendo i fatti e le indagini dal fumo, ci aspettiamo almeno un segno di autocritica dal parte del PD; un gesto di “discontinuità”. Altrimenti, se a noi dovesse toccare l’onere della prova, dimostrare l’esistenza del sistema, ci troveremmo – controvoglia – costretti a fare centinaia di nomi e cognomi di persone nominate nei CdA legate al PD, alla maggioranza di Sinistra, candidatesi nelle liste di centro sinistra alle elezioni, facenti parte dei comitati elettorali di candidati di sinistra, a cui si aggiungono anche i miracolati che quando erano di centro destra non erano forse considerati nominabili, poi, passati alla sinistra sono andati a ricoprire ruoli di primo piano non solo nelle Società del gruppo MPS e sue controllate.
CLAUDIO NANNINI – Dirigente Coordinamento Prov. Siena – PDL – Resp. Uffico Elettorale.
ROBERTO CAROTI – Dirigente Coordinamento Prov. Siena – PDL – Resp. Organizzativo