Urge dar vita ad un progetto civico con soluzioni valide per la città
SIENA. Siena si troverà purtroppo ad affrontare alcuni seri rischi a brevissimo termine ed io sono l’unica persona che si è premurata di avvertire i senesi di questa eventualità e dare vita ad un progetto civico in grado di offrire le soluzioni ai problemi di questa città. Siena negli ultimi vent’anni è stata vittima di un sistema di potere trasversale che ha visto sempre gli stessi protagonisti, un sistema simboleggiato anche dai due mandati decennali degli ultimi due sindaci. Queste stesse persone si trovano oggi alle spalle di altrettanti candidati sindaci che dietro la patina di rinnovamento esprimono invece una continuità preoccupante. Da un lato, infatti, ci sono Piccini e Martelli, due personaggi della Prima Repubblica che hanno a cuore ben altri interessi rispetto a quelli della città; dall’altro Franco Ceccuzzi, un “giovane vecchio”, che ha sempre vissuto di politica, non ha mai lavorato né prodotto in proprio e che è parte del sistema Siena da quando aveva 23 anni, tanto da arrivare a scontrarsi con il sindaco Cenni per le nomine di quattro consiglieri della Fondazione Mps. Una figura che non ha rappresentato a sufficienza gli interessi del territorio senese in Parlamento e che non è stato in grado di avvertire la comunità senese dei problemi a cui andremo incontro; da qui il mio giudizio negativo su di lui.
Il mio impegno solenne, invece, è quello di amministrare la città per un solo mandato, qualora venissi eletto, favorendo la nascita di una classe dirigente giovane e preparata, che abbia a cuore la città e le sue bellezze, per poi ritirarmi dalla scena politica e far avanzare il nuovo: non ho interesse a “papati” decennali. La realtà è che la situazione è critica e l’età dell’oro è finita: Siena ha dei problemi chiari e manifesti che mettono a repentaglio il futuro della città; non lo dico io, quasi fossi un “gufo”, bensì le categorie economiche, sociali ed istituzionali del nostro territorio. Ai già noti e dibattuti temi del calo del turismo, della crisi dell’Ateneo, della carenza di infrastrutture, della discontinuità dell’offerta culturale, c’è anche l’aspetto molto preoccupante legato alla riduzione delle erogazioni da parte della Fondazione Mps, che negli ultimi anni sono state tanto ingenti quanto mal spese e che nei prossimi anni saranno drasticamente ridotte. La spesa pubblica e la pressione fiscale sul senese sono oggi tra le più alte d’Italia, malgrado questo trasferimento ingente di risorse, e prossimamente dovremo adeguarci al mutamento dei tempi, dovendo provvedere con le nostre sole forze alle esigenze della città e alla fornitura dei servizi. Per questo la mia campagna elettorale è stata una campagna di proposte concrete e non di promesse utopistiche, proposte sostenibili e low cost, che mirano al rilancio di Siena partendo dalle sue risorse. Questo è il messaggio che ha cercato di trasmettere a tutti i senesi, che è conseguenza anche dell’introduzione del modello federale: Siena deve ripartire con le risorse del suo territorio, che negli ultimi anni non sono state adeguatamente valorizzate e sfruttate. In questo senso, la prima e più importante risorsa di Siena è costituita dalle sue istituzioni storiche e tradizionali: il Comune, l’Università, la Fondazione Mps, le sue Accademie culturali e le contrade.
Soltanto attivando una cabina di regia che coordini e coaguli le forze attive di queste istituzioni, che costituiscono il collettore del tessuto sociale della città, dando così vita ad una collaborazione ed a un concerto armonico di queste forze, sarà possibile far rinascere Siena. È questa la forza della nostra città: componenti attive e vitali che devono operare in maniera organica e non contrastante, essendo ognuna di esse indispensabile e protagonista di ambiti diversi. Una logica, questa, che è parte del patrimonio genetico della nostra città e della nostra gente, come dimostrano tante esperienze storiche del passato: nei momenti di difficoltà, Siena si è sempre ritrovata e stretta a coorte per uscire dai suoi problemi con uno sforzo collettivo che si è sempre rivelato vincente. Un’ultima battuta la faccio a proposito di Confcommercio: è stata l’unica associazione di categoria di Siena a non aver promosso incontri con i candidati sindaco, accettando di appoggiare un candidato del Pd nel quale il presidente ha detto che la categoria si riconosce: a tutti i commercianti che fanno parte della categoria, e che so che non condividono questa scelta imposta dall’alto, prometto la mia massima attenzione alle loro esigenze. Con me potranno contare certamente su un loro rappresentante in Comune: sarò io a difendere le loro esigenze”.
Alessandro Nannini . cnadidato sindaco di Io amo Siena
(Foto di Corrado De Serio)