"Nessun rimpianto, nessun rimorso: tutto fatto nell'interesse della Banca"
SIENA. L’assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi si è riunita questa mattina per approvare il bilancio consuntivo del 2011 e per eleggere i nuovi amministratori, che resteranno in carica per il prossimo triennio. I nomi sono ormai noti da tempo: il presidente (indicato dalla Fondazione) sarà Alessandro Profumo, mentre dil dg Fabrizio Viola assumerà la carica di amministratore delegato.
“Il nostro paese, certo anche a causa di un fardello di enormi ritardi accumulati, non ha avuto la capacità e per molto tempo la volontà, di affrontare con decisione il tema dei grandi cambiamenti assolutamente indispensabili perdendo ulteriore terreno rispetto ai principali partners e competitor economici. L’incremento dello spread, al di là della sua estrema volatilità, testimonia semplicemente questo”. Lo ha affermato il presidente uscente Giuseppe Mussari davanti ad un’assemblea molto attenta di azionisti. “Oggi – ha proseguitoi- stiamo pagando un prezzo molto elevato, con un rapido, grave e diffuso deterioramento dell’economia reale, ma diciamolo chiaramente, superiore ai nostri demeriti. Scelte diverse nel panorama europeo, e non solo, avrebbero potuto indirizzare gli eventi verso percorsi meno devastanti”.
Il presidente uscente ha anche detto che negli scorsi anni – nonostante le difficoltà economiche – in banca Mps “sono stati avviati e in gran parte realizzati progetti tesi a rendere più snello ed efficente e commercialmente efficace il gruppo”. “Ben difficilimente – ha affermato – sarebbe stato possibile fare di più, a meno di non voler mettere in discussione la natura del Monte dei Paschi, che è quella di banca commerciale retail italiana”.
“Non sappiamo quale sarà il sentiero che il paese si troverà a percorrere, ma c’è una certezza: che esso sarà diverso da quello al quale per lungo tempo ci eravamo abituati – ha detto Mussari alla conclusione del proprio intervento -. Occorrerà continuare ad assumere decisioni importanti e talvolta difficili: altri lo faranno. Con il bilancio 2011 si chiude infatti un ciclo, con qualche rimpianto ma nessun rimorso, perchè il riferimento di ogni scelta è sempre stata la volontà di agire nell’esclusivo interesse della banca”.
Sono intanto previsti tempi lunghi per l’approvazione, dato – iniziato il dibattito sul bilancio – che si sono iscritti a parlare ottanta relatori.