di Augusto Mattioli
SIENA. La decisione di incorporare Banca Toscana “è una delle scelte che ci tocca da vicino per la storia che questa banca ha avuto con il Montepaschi”, ha detto il presidente Giuseppe Mussari, intervenendo all’assemblea straordinaria dei soci di questa mattina.
“Il consiglio d’amministrazione ha preso questa strada perché sin dai primi mesi del 2008 era chiaro che la sfida nei tre anni successivi era quella dell’efficienza. Per cui bisognava puntare ad una presenza unitaria che migliorasse la capacità operativa della banca. Quella di Banca Toscana – ha sottolineato Mussari- è la terza fusione fatta in un anno, rispettando le persone e senza un giorno di sciopero. Non vedo perché si debbano avere dubbi su questa operazione. In seguito ad essa non perderemo clienti. Staremo accanto alle imprese. Il nostro disegno è quello di migliorare la capacità commerciale complessiva del Monte dei Paschi”. Mussari ha poi precisato che riguardo i riflessi tributari la fusione per incorporazione “è una operazione fiscalmente neutra che non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti”.
Sull'andamento delle borse, Mussari ha spiegato: "Non si può non essere preoccupati. Non siamo adeguatamente valutati, non solo noi ovviamente. Non possiamo essere indifferenti a quanto sta accadendo”.
I Tremonti bond “sono uno strumento che è stato abilmente negoziato dal nostro governo con la comunità europea. Un negoziato che ha portato ad un negoziato oggettivamente soddisfacente”. Sul loro utilizzo ha continuato Mussari “abbiamo una valutazione positiva dello strumento. Faremo le nostre verifiche qualitative e quantitative, da queste deriverà la decisione del consiglio d’amministrazione. I tempi di una decisione sono quelli del consiglio e come tali non possono essere predeterminati da chi ha l’onere di predeterminare i lavori dello stesso consiglio”.
SIENA. La decisione di incorporare Banca Toscana “è una delle scelte che ci tocca da vicino per la storia che questa banca ha avuto con il Montepaschi”, ha detto il presidente Giuseppe Mussari, intervenendo all’assemblea straordinaria dei soci di questa mattina.
“Il consiglio d’amministrazione ha preso questa strada perché sin dai primi mesi del 2008 era chiaro che la sfida nei tre anni successivi era quella dell’efficienza. Per cui bisognava puntare ad una presenza unitaria che migliorasse la capacità operativa della banca. Quella di Banca Toscana – ha sottolineato Mussari- è la terza fusione fatta in un anno, rispettando le persone e senza un giorno di sciopero. Non vedo perché si debbano avere dubbi su questa operazione. In seguito ad essa non perderemo clienti. Staremo accanto alle imprese. Il nostro disegno è quello di migliorare la capacità commerciale complessiva del Monte dei Paschi”. Mussari ha poi precisato che riguardo i riflessi tributari la fusione per incorporazione “è una operazione fiscalmente neutra che non genera minusvalenze o plusvalenze fiscalmente rilevanti”.
Sull'andamento delle borse, Mussari ha spiegato: "Non si può non essere preoccupati. Non siamo adeguatamente valutati, non solo noi ovviamente. Non possiamo essere indifferenti a quanto sta accadendo”.
I Tremonti bond “sono uno strumento che è stato abilmente negoziato dal nostro governo con la comunità europea. Un negoziato che ha portato ad un negoziato oggettivamente soddisfacente”. Sul loro utilizzo ha continuato Mussari “abbiamo una valutazione positiva dello strumento. Faremo le nostre verifiche qualitative e quantitative, da queste deriverà la decisione del consiglio d’amministrazione. I tempi di una decisione sono quelli del consiglio e come tali non possono essere predeterminati da chi ha l’onere di predeterminare i lavori dello stesso consiglio”.