Il segretario dell'Unione comunale commenta l'elezione

SIENA. Domenica scorsa, pur con la bellissima giornata di sole, per la seconda volta in pochi giorni, 2246 senesi si sono recati nuovamente alle urne per votare i loro rappresentanti nelle Consulte cittadine. Se oltre 2.200 voti siano tanti o pochi è difficile dirlo, visto che è la prima volta che a Siena si vota la costituzione delle Consulte. Ma anche volendo dire che siano pochi il problema vero è se le consulte funzioneranno e non quanti sono andati a votarle.
Rivolgo un ringraziamento sincero a tutti i volontari, Assessori, Consiglieri e dipendenti comunali che hanno dato la propria disponibilità a tenere aperti i seggi. Invece a chi si arrampica sugli specchi affermando che le Consulte sono inutili proporrei di aspettare a dare giudizi avventanti: una volta che andranno a regime, potranno essere capite meglio, come occasione di partecipazione e di avvicinamento alla vita politica, ed eventualmente registrate e perfezionate per la prossima volta. Tra 4 anni sarà possibile tirare le somme e stilare un primo bilancio.
Chi però pensava che le consulte si riducessero ad una mera conta, e temendo il confronto ha preferito astenersi, o addirittura boicottarle, ha sbagliato i suoi conti: le consulte sono un veicolo di partecipazione, per diminuire la distanza tra Comune e cittadini; e per quanto io mi sforzi non riesco a capire come si possa denigrare uno strumento in più e il cui primo scopo è quello di aumentare dialogo e ascolto, e di farlo senza costare nulla, visto che tutti i cittadini impegnati nelle consulte presteranno il loro servizio gratuitamente e senza rimborso di sorta per l’intero periodo. Uno strumento che non si sostituisce ma si aggiunge ad eventuali altri mezzi innovativi e digitali che l’amministrazione vorrà mettere in campo, senza escludere quelle persone che per l’età, o per la dimestichezza nell’uso dei sistemi informatici, potrebbero esserne tagliate fuori.
Ci sono anche altre due buone notizie.
La prima, per tutti, è che grazie all’istituzione delle Consulte la città può accedere ai finanziamenti regionali in tema di partecipazione, come previsto dalla legge regionale 46 del 2013, e in particolare per contribuire a rafforzare la capacità di elaborazione delle politiche pubbliche e a favorire l’inclusione di soggetti deboli e l’emersione di interessi diffusi o scarsamente rappresentati.
La seconda buona notizia è solo per il Pd: con i nostri rappresentanti abbiamo ottenuto complessivamente il 60% delle preferenze valide, e il Pd si conferma come l’unica forza politica che continua a rinnovare i propri rappresentanti; dopo i Congressi dello scorso autunno che vedono oggi impegnati tanti Segretari e Direttivi di Circolo, adesso anche gli eletti nelle Consulte avranno la possibilità di fare esperienza politica e amministrativa così da poter crescere le future classi dirigenti.
Alessandro Mugnaioli