Preoccupazione per il provvedimento che rientrerebbe nella riorganizzazione di Rfi

“Il DCO – continua Mugnaioli – gestisce la circolazione dei treni sulle linee Siena-Chusi, Siena-Empoli, Siena-Grosseto e si interfaccia con la linea Arezzo-Sinalunga e l’operazione rientrerebbe nella riorganizzazione nazionale di Rfi, la Rete Ferroviaria italiana del gruppo Ferrovie dello Stato. I diciassette tecnici impegnati a Siena per garantire la sicurezza e la regolarità della circolazione dei treni avrebbero come nuova sede di lavoro Firenze. Il trasferimento della struttura, però, non appare motivato da scelte organizzative che implicano processi di innovazione tecnologica, né di miglioramento del servizio. Allontanare da Siena la struttura che deve garantire la sicurezza e la regolarità della circolazione significa, molto probabilmente, aumentare la possibilità di malfunzionamento del servizio, perdere 17 posti di lavoro, che verrebbero trasferiti, ed aumentare i rischi di soppressione della linea”.
I consiglieri Massimo Bianchi, Marco Fedi, Leonardo Tafani e Pasquale D’Onofrio hanno invitato il Sindaco Franco Ceccuzzi ad “intraprendere tutte le iniziative in suo potere volte ad un confronto con la Rete Ferroviaria Italiana per valutare il mantenimento a Siena del Dco, tutelando, così, capacità e professionalità del personale e la qualità del servizio offerto ai senesi. “Il Dco di Siena – conclude Mugnaioli – sta collaborando alla costruzione di un progetto orario per la linea Siena-Chiusi teso a ottimizzarne i collegamenti. Accorparlo a Firenze significherebbe mettere a rischio il lavoro fatto fino ad oggi”.