Il segretario dell'Unione comunale del Pd replica alle domande semiserie del candidato PdL. Rilanciando
SIENA. Ci fa piacere che il candidato Alessandro Nannini abbia voglia di scherzare su Siena, proponendo in maniera ‘semiseria’ alcune domande sulla città a Ceccuzzi. Noi del Pd, però, a cui il buonumore non manca, quando parliamo della nostra città e del suo futuro siamo sempre molto seri. Per questo non intendiamo prendere lezioni da chi ha svenduto la città agli interessi di Roma, mettendosi al soldo di Berlusconi e proponendo un programma offensivo per i senesi, di poche paginette come se la complessità della vita di una comunità, dell’organizzazione urbana, della conciliazione dei tempi e degli interessi, si potesse rozzamente racchiudere in un format qualunquista.
Se fossi in Nannini – afferma Mugnaioli – utilizzerei questi ultimi giorni di campagna elettorale per fare una full immersion sulla città, sulle nozioni basilari di politica e di amministrazione pubblica. L’ ‘esordiente totale’ Nannini che accusa Ceccuzzi di avere troppa esperienza politica, come se fosse una vergogna, dovrebbe sapere che è attraverso la politica, nella sua forma più alta di confronto con i cittadini che si pongono le basi per la vita democratica e anche per l’amministrazione della cosa pubblica. Il candidato di Berlusconi, poi, attacca Ceccuzzi perché non può vantare la denominazione di ‘senese doc’, il che ci fa sorgere spontanea una domanda: è meglio un Ceccuzzi che ama Siena e la vive da anni conoscendola in profondità o un Nannini col ‘pedigree’ di chi è nato nelle lastre, ma che ha svenduto la città agli interessi di ‘palazzo’ berlusconiani dopo essere stato latitante per tantissimo tempo?
Visto l’imbarazzante programma elettorale di Nannini, poi, gli consiglierei di non avventurarsi ad attaccare alla ‘cieca’ i progetti e le idee proposte da Franco Ceccuzzi. Se il candidato del Pdl avesse almeno sfogliato “Bella meravigliosa 2.0” si sarebbe reso conto che il nostro programma oltre ad essere un tributo a Siena, è una rilettura delle sue aspettative, un’analisi anche delle criticità aggiornata al tempo presente, con i cambiamenti necessari e condivisi dai cittadini. Un percorso che ci consegna idee e progetti concreti con azioni e obiettivi chiari spiegati punto per punto.
Alle domande semiserie di Nannini, dunque, vogliamo rispondere con altrettante domande, molto serie: cosa rappresenta secondo te Siena nel mondo e in Italia? qual è la sua funzione strategica in Toscana? Quale il suo peso politico? Come pensi di riuscire se diventassi sindaco a tutelere la senesità del Monte dei Paschi dagli appettiti normativi e finanziari dei tuoi “compagni” di centrodestra? Come pensi di portare avanti la battaglia per la città sull’ammodernamento delle nostre ferrovie e delle nostre strade? Per rispondere a tutte queste domande ci vuole un sindaco con una esperienza nazionale, che abbia relazioni e peso politico, che abbia capacità e che conosca la città in profondità. Tutte caratteristiche che tu, caro Alessandro, non hai.
Alessandro Mugnaioli, segretario dell’Unione comunale di Siena del Pd