Riforma sanità: Monaci scrive ai revisori Asl e Aou per chiedere lumi
FIRENZE. «Il presidente del Consiglio regionale scrive ai revisori dei conti delle aziende sanitarie per invitarli a riferire a lui direttamente circa la riorganizzazione della sanità. Ciò dimostra come le truppe anti-Rossi interne al Pd si stiano organizzando per una battaglia a pallettoni. Ebbene, per i toscani non potrebbe esserci nulla di peggio di una riforma sanitaria improvvisata e per di più vittima delle lotte intestine al Pd. Sarebbe un’operazione folle»: questa la preoccupazione con cui il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (FI) commenta la notizia (da lui stesso diffusa attraverso la lettera in calce, ndr) dello scambio epistolare la tra Alberto Monaci e i componenti dei collegi sindacali di Asl e Aou di nomina consiliare in merito alla riforma della governance sanitaria.
«Ieri abbiamo appreso che ancora la giunta non è stata in grado di produrre alcun atto che dia seguito agli annunci di riordino, taglio, accorpamento e contenimento proclamati da Rossi ormai qualche settimana fa. I tempi per un percorso serio di riorganizzazione, è chiaro a tutti, non ci sono. Sarebbe da irresponsabili – sottolinea Mugnai – mettere mano a un sistema complesso e strategico come quello sanitario solo per l’approssimarsi della campagna elettorale, senza un serio approfondimento e solo all’insegna dell’improvvisazione come invece, stante il calendario, sembra essere l’intenzione di Rossi».
«Oggi – prosegue il vicepresidente della Commissione sanità – par di rivivere le polemiche tra Monaci da un lato e il duo Marroni-Rossi dall’altro sul piano sanitario e sul maxi-emendamento, anche quelle originate da nostre precise e tempestive prese di posizione. La speranza è che a questo punto anche la riforma sanitaria di cui sopra non finisca in maniera miserrima come avvenuto per il piano sanitario, approvato da una maggioranza imbarazzata consapevole di trovarsi a votare fuori tempo massimo un documento ormai superato da fatti e intenzioni, buono solo per consentire a Rossi di affermare di averlo fatto. Nulla di più».
Con una differenza non da poco: «Il Pssir male che vada, e così andrà, sarà inutile e rimarrà lettera morta. Una riforma del sistema sanitario realizzata su questi presupposti di una politica che guarda solo a se stessa, invece, è capace di produrre danni inimmaginabili che si ripercuoterebbero sulla pelle dei toscani».