"La riforma del Governo mette a rischio il loro ruolo indispensabile. I dati toscani sulle performance lo dimostrano"
ROMA. «L’esperienza toscana lo dimostra attraverso i dati delle performance nell’attività di soccorso: il ruolo del volontariato nel settore dell’emergenza-urgenza sanitaria, 118 o 112 a seconda dell’attivazione o meno del numero unico, è indispensabile e insostituibile. Per questo stamani, davanti a Montecitorio, ho incontrato i rappresentanti di Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie in appoggio alla loro richiesta di incontrare il governo che si prepara a varare una riforma volontaricida, rispetto al sistema del soccorso sanitario. Non se ne comprende il motivo. Anche per questo torno a sollecitare l’attuazione delle nostre indicazioni sul Codice del Terzo settore recepite dalla commissione affari sociali ma ancora senza ‘gambe’», lo afferma il vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera Stefano Mugnai al termine dell’incontro con gli esponenti del mondo del volontariato toscano (e non solo) svoltosi solo pochi minuti fa davanti alla sede della Camera dei Deputati.
«In Toscana – ricorda Mugnai – noi abbiamo storicamente contestato la volontà della sinistra di mettere il cappello sul volontariato per servirsene in maniera strumentale ed averne in qualche modo il controllo. Ma le associazioni, a fronte di standard di risultati d’esito anche su patologie tempo dipendenti che li collocano a livelli di eccellenza, lì hanno saputo dimostrare di non essere ‘assoggettabili’ politicamente e hanno continuato ad operare con lealtà ai loro principi e abnegazione encomiabile, anche a dispetto di rimborsi erogati col contagocce e contrazione di mezzi e capillarità di rete territoriale. Forse però proprio l’essersi dimostrati indipendenti oggi mette il loro ruolo a rischio, con un Pd e una sinistra che puntano a una riforma del settore che andrebbe di fatto ad escluderli dal sistema 118/112. E l’assurdo è che oltre a disperdere un patrimonio di competenze, valori e generosità, in più l’operazione con porta neppure risparmi alle casse dello Stato, anzi li quintuplica».
«I volontari mi hanno rappresentato l’esempio sui costi toscani, dove una postazione con 2 volontari h24 costa circa 100mila euro l’anno, che salirebbero a 500mila solo per il personale, se i volontari venissero sostituiti con dei dipendenti assunti e stipendiati», conclude Mugnai.