Il Veneto incontra i sindacati: pressione politica contro le esternalizzazioni
di Red
SIENA. E alla fine si svegliò anche il Veneto silenzioso. Le agenzie di informazione rilanciano il comunicato stampa della regione Veneto in cui si legge che il presidente Luca Zaia ha dato mandato all’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Elena Donazzan distudiare le problematiche del Piano Industriale 2012-2015 del Tandem. L’assessore nella giornata di martedì ha così incontrato in Palazzo Balbi a Venezia, una delegazione sindacale dei lavoratori MPS e dichiara: ”Chiederò, unitamente all’assessore regionale al Lavoro della Toscana Gianfranco Simoncini, di aprire con urgenza un Tavolo per affrontare la valutazione del piano industriale presentato dai vertici del Gruppo Monte Paschi e che, a mio parere, rappresenta un’anomalia per almeno tre aspetti. Mi riferisco alla esternalizzazione che sembra mascherare licenziamenti veri e propri, l’ipotizzato risparmio, del tutto ininfluente per la riorganizzazione dell’intero gruppo, e la trattativa sindacale nazionale ridotta a un nemmeno tanto formale ascolto delle parti”. Precisa Donazzan che ”Credo che Monte Paschi debba rivedere le proprie scelte e debba senza dubbio spiegare al Governo, da cui trarrà importante risorse attraverso il rifinanziamento dei cosiddetti Tremonti bond, e sarà una cifra certamente importante, le ragioni per le quali ha deciso di ‘liberarsi’ di risorse umane a fronte di risorse finanziarie. La disponibilità – conclude l’assessore regionale – manifestata dai dipendenti, che sarebbero pronti a ridurre di quasi il 10 per cento i propri stipendi pur di mantenere l’organico, e’ stata del tutto ignorata da Monte Paschi e anche per questo chiederemo ragioni”.
L’incontro della Giunta regionale con i sindacati della banca MPS segue di appena ventiquattr’ore quello organizzato dal PD salentino con la partecipazione di Massimo D’Alema. Pare proprio che la dichiarazione di Alessandro Profumo “Più la politica si avvicina a queste vicenda, più rischia di bruciarsi le mani” non sia stata presa in considerazione da nessuno. D’altra parte a chi è chiara espressione della politica più che allo stesso Profumo? Il fortino del PD in Rocca Salimbeni sembra in pericolo, se assaltato da forze che a Siena sono di opposizione, ma altrove hanno il pallino del gioco in mano. Un gioco che può portare al massacro dei lavoratori e mettere in pericolo la stabilizzazione della gestione dell’istituto – che è altrettanto importante della difesa del posto di lavoro dei dipendenti – e in cui i miliardi dello stato Italiano sono solo una parte delle misure di puntellamento dell’edificio bancario senese.
Qui il decisionismo del Tandem sembra annacquarsi con la politica di riferimento e divenire arroganza verso i sottoposti. Ma la signora Donazzan non ha fatto a caso il nome dell’assessore regionale toscano Gianfranco Simoncini. L’esponente del PD ha incontrato nel pomeriggio di ieri (6 novembre) una delegazione delle OOSS di MPS, secondo quanto informa il sito internet della stessa Regione Toscana, senza ulteriori commenti. Intanto la situazione dei dipendenti nel settore creditizio si sta accelerando in negativo: anche la Direzione Generale di Banca Popolare di Milano ha disdetto il contratto integrativo. Secondo i sindacati causa “grave esasperazione del confronto da parte aziendale”.